«C'eravamo tanto amati» e finalmente ci lasciamo
«C'eravamo tanto amati» e finalmente ci lasciamo Luca Barbareschi se ne va alla millesima puntata «C'eravamo tanto amati» e finalmente ci lasciamo MELANO. Addio a «C'eravamo tanto amati». Luca Barbareschi saluta la Fininvest, la televisione e il programma che ha condotto con successo per cinque anni ma senza grandi entusiasmi, almeno negli ultimi tempi. Sabato andrà in onda la millesima puntata, poi «C'eravamo tanto amati» proseguirà fino a giugno per concludersi definitivamente. A Retequattro, infatti, fanno sapere che senza Barbareschi il programma non continuerà. Finiscono così cinque anni di litigi familiari esposti al pubblico: un programma che, secondo alcuni, è stato tra i primi a mostrare in quale «inferno» possa trasformarsi una famiglia, mentre secondo altri sarebbe stato un teatrino di sceneggiate familiari ottimamente (e falsamente) recitate in tv. «Sono rimasto alla Fininvest - ha detto l'ex conduttore durante la cena per festeggiare la millesima puntata del programma - finché c'era Berlusconi: era lui il mio punto di riferimento. Ora che il presidente non si occupa più delle sue tv io lascio perché alla Fininvest ho troppi nemici, non sono un uomo d'azienda e amo fare una tv pensante». Quanto al direttore di Retequattro, Michele Franceschelli, Barbareschi ha detto: «Ha sempre cercato di far sparire dalla sua rete "C'eravamo tanto amati". Parlare con lui è impossibile, neanche fosse il direttore della Fox». Nel '92 Barbareschi portò «C'eravamo tanto amati» negli States con il nome di «That's amore». «Berlusconi mi cedette per il mercato americano e inglese il 50 per cento dei diritti d'autore - ha detto Barbareschi - sapeva che nessuno era mai riuscito a vendere un programma italiano in America. Io invece ci sono riuscito».
Persone citate: Barbareschi, Berlusconi, Luca Barbareschi, Michele Franceschelli
Luoghi citati: America, Retequattro, States
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