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Scalfaro: show da bloccare Scalfaro: show da bloccare E De Gennaro: i vertici della mafia sono pronti a nuovi attentati ROMA. Sulle parole di Riina è intervenuto il capo dello Stato Oscar Luigi Scalfaro. Con una lettera al vicepresidente del Csm, Giovanni Galloni, ha espreso «sconcerto per le inaudite dichiarazioni» dì Riina «con pesanti, mafiosi messaggi nei confronti di magistrati ed esponenti politici». A loro va la piena solidarietà del Presidente della Repubblica che ha chiesto al Csm un intervento per assicurare la massima protezione anche ai familiari e perché interventi di tal fatta non abbiano a ripetersi. E legge un pericolo concreto nel proclama di Riina anche il direttore della Dia, Gianni De Gennaro. Un'indicazione agli uomini di Cosa nostra in libertà sui prossimi obiettivi da colpire. «Abbiamo elementi concreti, corroborati da precise investigazioni - ha detto - per sapere che alla fine dello scorso anno esponenti di spicco di Cosa nostra avevano programmato un attentato fuori dalla Sicilia contro un esponente delle istituzioni». Un attentato che poi non è più stato compiuto. «Questo dimostra - ha continuato De Gennaro - che i vertici di Cosa nostra sono attivi e ancora ben radicati nella strategia terrorista, anche se dal 27 luglio scorso non si sono verificati eventi drammatici». La loquacità di Riina con la stampa, i suoi ripetuti messaggi sono l'unica strada possibile che il boss ha per riaffermare la sua supremazia e continuare a dettare la sua legge agli uomini di Cosa nostra in libertà. «Abbiamo elementi di conoscenza - ha spiegato il direttore della Dia sul fatto che il regime penitenziario differenziato ha creato serie difficoltà di comunicazione tra i membri di Cosa nostra all'interno delle strutture penitenziarie e tra quelli detenuti e i loro complici all'esterno, liberi o latitanti. Ciò dimostra che è stato raggiunto l'obiettivo cui puntava il legislatore con l'articolo 41 bis». [m. cor.]