Addio al Salone dei record di Maria Teresa Martinengo

Già si pensa all'edizione del '95, occorrono nuovi spazi Già si pensa all'edizione del '95, occorrono nuovi spazi Addio al Salone dei record Boom delle vendite: più 40 per cento Una gigantesca torta di frutta tagliata da Federico Zeri (che asseconda i fotografi e ripete il gesto più e più volte), assistito dal presidente Accornero e da Beniamino Placido, è l'ultima immagine ufficiale del Salone del Libro edizione '94. Un'immagine colorata, di grande allegria, per un'edizione di strepitoso successo, con i ragazzi del «servizio accoglienza» in maglietta rossa a far cerchio intorno al professore. Quest'anno Libropoli ha visto tra gli stand di editori grandi e piccoli ben 156 mila visitatori 25 mila in più dello scorso anno 17.200 dei quali «professionali» ovvero giornalisti, insegnanti, bibliotecari, librai, distributori (erano 12 mila nel '93). Ieri l'Ufficio stampa del Salone ha riferito i dati sulle vendite indicate dagli editori: mediamente sono aumentate del 30-40 per cento rispetto al '93, con punte dell'85 e persino del 98 per cento. Il Salone '94 è costato due miliardi e mezzo. L'immagine forse più significativa per il saluto e l'arrivederci è però quella di Guido Accornero, stanco ma assolutamente felice, nel salotto della Rai (la tv di Stato ha dedicato al Salone 180 collegamenti): a un'ora dalla chiusura, tra libri finti e televisori accesi, ha risposto alle ultime domande sul futuro e sul Salone del '95. «L'ottava edizione - dice - incomincia domani, ci rimetteremo subito al lavoro». Ringrazia tutti i collaboratori e, tra tutti, Beniamino Placido, responsabile dei progetti culturali. Per esprimere la sua ammirazione, si concede una battuta: «E' instancabile, tant'è che ero convinto fosse soprannaturale. Invece, l'altra sera, l'ho incontrato in bagno, come un uomo qualsiasi... Abbiamo continuato a parlare di convegni». E a proposito del suo «Benjamin», il presidente del Salone ha annunciato che a partire dalla prossima edizione, i progetti culturali saranno responsabilità di un pool. «E Placido, se vorrà, sarà il nostro Di Pietro». La multimedialità con Tedi- I fondi sono devoluti all'Istituto per la ricerca e la cura del cancro di Candido ed al Comitato Ghirotti. Aiuti anche per le famiglie dei malati in difficoltà economica. 4 MAGGIO: F.Q. Ivrea 4.000.000; in memoria di Angelina Nervo Pennini, parenti, amici e vicini di casa 700.000; la scuola «De Santis», amici in ricordo di Laura Sappa 415.000; Dario Gelato 400.000; il condominio di p.zza Del Monastero 12 in ricordo di Daniele Meli 300.000; i condomini di c.so Brunelleschi 91 /d in memoria di Lorenzino Cravanzola 250.000; i condomini in memoria di Paolo Gherlone 205.000; in ricordo di Vittorio Pero i coileghi della lesa 130.000; R.L. 100.000; i coileghi di lavoro della Serida in memoria di Riccardo Russo 90.000; P.R. 60.000; M.N. 50.000; Carla in memoria di zio Paolo 50.000; mamma e papà in memoria di Bruno Borlengo 50.000. 5 MAGGIO: in memoria di Renato Imasso 400.000; gli amici del bar Brasil in ricordo di Omer Vezzelli 360.000; le famiglie Cibrario e Crovace in memoria di Mariano Pistone 300.000; in memoria di Anna Immesi i colleghi della mamma 210.000; i condomini di c.so Racconigi 54 scala 69 in ricordo di Rosa Taverna 200.000; G.G. 50.000. 6 MAGGIO: amici bocciofila Santo Stefano Mare in memoria della cara Margherita Berardo 480.000; gli amici e colleghi camerieri della Valchiusella per ricordare Ferruccio Colturato 380.000; in memoria di Angiolina Caggianiello condomini e inquilini di c.so Regina 196 200.000; in ricordo del socio effettivo carabiniere Martino Molinar Rubat dai soci della sezione carabinieri in congedo di Ciriè 190.000; amici e colleghi di Gian Piero e Roberto Diana in memoria della mamma 140.000; in memoria di Carolina Perin 134.000; per onorare la memoria del padre della collaboratrice Paola Insinga 120.000; la mamma di Carla Bolo 100.000; Stefania Viglione 100.000; M.V. e V.V. in memoria di Agostino 100.000; in memoria di Gabardo i dipendenti ditta Formula spa 100.000; amici e vicini di casa ricordando con affetto Marisa Chiara ved. Bevilacqua 100.000; famiglia Bisceglia in ricordo del defunto cognato Giuseppe Di Palo 100.000; Clotilde Orsola 50.000; gli amici di via Bonafous 5 in ricordo di Dino Boggio 50.000; G.G. in ricordo di nonna Maria 50.000; per ricordare Ferruccio Colturato 40.000; per ricordare due mamme 20.000. 9 MAGGIO: zii e cugini ricordando la cara Anna Immesi in Civera 800.000; amministratore, condomini ed inquilini di corso Vittorio Emanuele 216 e 218 in memoria di Fran¬ Federico Zeri al centro tra il presidente del Salone Guido Accornero (alla sua sinistra) e lo scrittore Beniamino Placido al taglio della torta zione appena conclusa è entrata ufficialmente al Lingotto. «L'anno prossimo - ha detto Accornero - avrà ancora più spazio perché il passaggio dal sistema analogico a quello digitale con¬ sentirà un maggior numero di applicazioni. L'espandersi delle opere su cd-rom non toccherà però il libro inteso come romanzo. Toccherà invece la manualistica, le grandi opere: dove è ne- cessaria una velocità di consultazione sempre maggiore». Il presidente ha anche risposto alla polemica dei librai torinesi che si sentono danneggiati dal Salone. «Il fatto è che certe analisi vengono tentate adesso, con un'assunzione di rischio totalmente diversa dalla nostra. Comunque, rifletteremo doverosamente sulle loro affermazioni». Sul problema degli spazi - visto l'enorme successo di pubblico ottenuto dai dibattiti - Accornero ha detto che «sarà uno dei grandi problemi da affrontare». Entro l'anno al Lingotto i parcheggi saranno raddoppiati, sarà inaugurato un albergo quattro stelle con 240 camere, sarà pronto il parco, apriranno tre cinema, il centro commerciale, altri ristoranti. A quel punto l'auditorium e il centro congressi saranno tutt'uno con gli spazi espositivi. «Certo l'auditorium risolverebbe le nostre necessità ma si tratta anche di una struttura molto delicata, preziosa. Non so se ci verrebbe concessa per i nostri dibattiti». E sui dibattiti si concede anche, brevemente, Placido («per il resto ho già detto troppe banalità»): «Bisognerà essere molto attenti in fase di selezione, per evitare che si trasformino in passerelle». Maria Teresa Martinengo

Luoghi citati: Bevilacqua, Ciriè, Ivrea