Ad Arese i Cobas battono la Fiom

Ad Arese j Cobas battono la Fiom Ad Arese j Cobas battono la Fiom Ma la maggioranza resta comunque ai confederali Il bilancio Necchi torna all'utile un risultato simile a quello di Arese, a Torino la maggioranza dovrebbe rimanere nelle mani dei confederali. Il debutto della nuova rappresentanza sarà il 31 maggio, quando si terrà un incontro tra Fiat e sindacati per definire l'applicazione dei contratti di solidarietà e dei prepensionamenti nella fabbrica milanese: «Ci saremo anche noi - dice Malabarba - e diremo chiaramente all'azienda che l'auto elettrica, qui ad Arese, non ci basta: vogliamo che all'Alfa vengano riportare quelle produzioni che possono garantire la sopravvivenza della fabbrica». Secondo Giovanni Perfetti, leader della Fiom milanese, la Fiat ha tutto da guadagnare per la vittoria del Cobas: «L'azienda torinese preferisce che la Fiom conti meno possibile, perché siamo noi, e non i cobas, l'avversario più duro». ne - ma una vittoria così decisa va al di là delle nostre più rosee aspettative. In alcuni reparti abbiamo raggiunto anche il 70 per cento dei voti. E questo malgrado la campagna contraria che ci hanno fatto gli altri: per settimane, c'è stato chi si è preoccupato di spiegare ai lavoratori di Arese che se il cobas avesse vinto, l'accordo con la Fiat sarebbe saltato, e non ci sarebbero stati i prepensionamenti. Ma è stato inutile: abbiamo vinto lo stesso». Il successo dei Cobas all'Alfa di Arese, per Roberto Di Maulo, segretario nazionale della Uilm, «è il segno di reviviscenze vetero-operaiste e demagogiche». «Saranno i dati complessivi e definitivi delle elezioni in Fiat - dice il sindacalista - a dare il segno esatto della prevalenza di questa impostazione». Da oggi, infatti, si vota anche negli altri stabilimenti Fiat e se a Pomigliano si profila MILANO. I comitati di base hanno ottenuto il maggior numero di voti nelle elezioni per le rappresentanze sindacali unitarie dello stabilimento Alfa Romeo di Arese: 1824 voti, 60 più della Fiom-Cgil. La FimCisl ne ha ottenuti 161, la Uilm-Uil 211. Nonostante ciò rimarranno in minoranza perché i delegati eletti in fabbrica sono soltanto il 66% dei rappresentanti. Il restante 33 viene eletto d'ufficio tra i sindacati confederali in proporzione ai voti ottenuti in fabbrica. A conti fatti la Fiom conserva la leadership, anche se in contrasto con l'orientamento espresso dalle elezioni alle quali hanno partecipato poco più di metà degli aventi diritto. Ben pochi dei tremila in cassa integrazione e in mobilità hanno partecipato alle elezioni. «Ci aspettavamo una buona affermazione - spiega Gigi Malabarba, cobas fresco di elezio¬ Ritorno all'utile nel 1993, sia pure di stretta misura (0,12 miliardi), per il gruppo Necchi di Pavia (compressori per frigoriferi e macchine per cucire) che aveva chiuso il 1992 con una perdita consolidata di 13,40 miliardi. A livello di capogruppo risulta però ancora in rosso: 4,33 miliardi contro l'utile di 0,95 miliardi di dodici mesi prima. Cresce la Valeo e pensa al 2000 La Valeo, controllata da Cerus, l'holding francese del gruppo De Benedetti, dopo avere chiuso il 1993 con un fatturato di poco superiore ai 20 miliardi di franchi, punta a superare la soglia dei 30 miliardi prima della fine del secolo. Per quest'anno la previsione è di 22 miliardi.

Persone citate: Gigi Malabarba, Giovanni Perfetti, Malabarba, Necchi, Roberto Di Maulo

Luoghi citati: Arese, Milano, Pavia, Torino