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Parisi: «Tenere gli occhi bene aperti» Parisi: «Tenere gli occhi bene aperti» ROMA. Non allarmante ma preoccupante il risveglio degli estremismi extraparlamentari di destra e di sinistra. E' compito del capo della polizia Vincenzo Parisi fornire, nel corso della prima conferenza stampa da «ministro fiduciato» di Roberto Maroni, le cifre del rinascente fenomeno. «L'apporto numerico più massiccio - riferisce il prefetto Parisi - proviene dalle frange dell'estrema sinistra, in particolare da elementi di autonomia operaia e di molte altre sigle: movimento anarchico, socialismo rivoluzionario, lotta continua per il comunismo, organizzazione comunista internazionale, voce operaia, partito marxista leninista. Tutti questi gruppi sono farne fuori almeno uno», urlava il capo. Non potendo alzare le mani e le spranghe contro i ragazzi, chiusi all'interno, hanno sfondato tutto quello che capitava a tiro: motorini, sedie, tavoli. Poi prima di fuggire attraverso il parco del Pineto, da dove erano arrivati, hanno rubato borse e giubbotti. Un incubo durato una decina di minuti. «Eravamo terrorizzati», raccontano i ragazzi. Una di loro, Maria Luisa nel fuggire si è fatta male alla gamba, ne avrà per due giorni. «Io racconta - non li ho proprio visti. Ho solo pensato a fuggire. Uno di noi però, Karle, non ce l'ha fatta. Proprio lui che non fa nemmeno parte del centro. che tifa An, insieme a un amico che è «di famiglia istriana». E i rappresentanti delle associazioni di esuli dalmati, fiumani, istriani, sono i primi a esporre le loro bandiere. «Bandiere italiane», sottolineano fieri. Aspettano il neoministro dei Beni Culturali Fisichella, lino. Formigoni: decisione inaudita. Buttiglione: accetto per amore di partito animati da 12.114 persone (censite), dislocate in 570 sedi. L'ultra destra è composta da alcune centinaia di elementi divisi in tre tronconi, alcuni dei quali rissosi e violenti. Tornando all'estrema sinistra, almeno la metà dei suoi componenti costituisce una massa di manovra potenziale per manifestazioni di piazza. Impediremo sul nascere qualunque tentativo di violenza da qualunque parte provenga, per non consentire l'allargarsi di questi focolai. Anche sul versante dell'eversione - avverte Parisi - occorre tenere gli occhi bene aperti. E' di aprile un nuovo documento della cellula per la costituzione del partito comunista combattente». [AdnKronos] Sapeva che c'era un assemblea e visto che lavora in una pizzeria ha pensato di portarci qualche pizza». Ma le conseguenze potevano essere ben più gravi. Il centro «Alice nella città» è frequentato ogni giorno da bambini, handicappati, anziani. La gente del quartiere trova nella ex «casa del popolo» un aiuto. La zona è detta la «la valle dell'Inferno» perché qui si trovano i forni di cottura per i mattoni ma anche perché qui per molta gente è veramente l'inferno. Droga, violenza disperazione, emarginazione, disagi si assommano in questa striscia di verde che costeggia l'Aurelia e che guarda Monte Mario. Al centro si rivolgono gli abitanti delle case popolari e i vicini del borghetto, un tempo abitato da artigiani e dagli operai dei forni, adesso preda dei topi e della miseria. All'arrivo della polizia, dei nazi non c'era più traccia. I ragazzi del centro sono stati portati in questura per ricostruire l'aggressione e cercare di riconoscere le teste rasate. I funzionari della Digos hanno mostrato due album dove sono schedati tutti gli skin conosciuti della capitale. Quelli del movimento politico e quelli che non hanno un'organizzazione precisa, ma che ostentano i simboli del nazismo in piccoli grupppi allo stadio o davanti ai bar. Una «mappa» di circa duecento persone. Ma i dal quale si attendono molto. Rintuzzano per primi le polemiche. «Ci accusano di voler rivedere i confini. Ma quello che chiediamo è solo il riconoscimento delle minoranze italiane», spiega il dottor Cace, presidente dell'Associazione nazionale dalmata.