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Una grande folla ieri ad Asti ai funerali dell'ex presidente del Consiglio Una grande folla ieri ad Asti ai funerali dell'ex presidente del Consiglio Il vescovo assolve Gorìa «Ha aspettato a lungo la verità» ASTI. Con due lunghi applausi, all'ingresso e all'uscita della Cattedrale, oltre tremila persone hanno salutato ieri mattina per l'ultima volta Giovanni Goria. I funerali dell'ex presidente del Consiglio, stroncato sabato, a 50 anni, dal cancro che lo aveva colpito un anno fa, sono stati celebrati in forma privata con una «cerimonia d'onore», come aveva chiesto la famiglia, dal vescovo di Asti monsignor Severino Poletto. E un altro applauso, inconsueto per una cerimonia religiosa, si è levato dalle navate del duomo all'omelia del vescovo, centrata sul dramma umano di Goria, sull'invito a restituirgli «tutta la sua dignità» e sull'ammonimento a non ingigantire i mali della città «con troppo frequenti ed eccessive citazioni delle sue piaghe». Monsignor Poletto ha parlato a lungo, rivolgendosi spesso ai familiari di Goria, alla moglie Eugenia Obermitto, ai figli Marco e Paola. Ha letto il telegramma inviato dal segretario di Stato monsignor Angelo Sodano con le condoglianze di papa Giovanni Paolo II «alla comunità astense che ricorda questo suo figlio illustre, assicurando una speciale orazione al Signore perché conceda al compianto onorevole il premio dei giusti». II vescovo ha usato parole ! VESCOVI Giovanni Goria gli amici di Goria, i tanti astigiani e le personalità presenti in forma privata, il ministro del Lavoro Clemente Mastella (giunto a cerimonia iniziata per il ritardo del volo di linea), Virginio Rognoni, Franco Reviglio, Riccardo Misasi, Guido Bodrato, Silvia Costa, il governatore di Bankitalia Fazio, il direttore della Confindustria Innocenzo Cipolletta, Paolo Brizio e Carla Spagnuolo per la Regione Piemonte, il padre spirituale di Goria padre Eligio Gelmini, la presentatrice Maria Teresa Ruta e il conduttore televisivo Federico Fazzuoli. Brano Gianotti