Mutolo: Bontade ordinò la morte del giornalista
Mutolo: Bontade ordinò la morte del giornalista Mutolo: Bontade ordinò la morte del giornalista ria; il nome del terzo non lo conosco. De Mauro è stato ucciso al fondo Magliocco di Stefano Bontate, e il motivo è perché scriveva fastidiosi articoli contro singoli uomini d'onore». «Gasparino» si ferma qui, non è suo costume aggiungere particolari o dipingere «contesti» che non conosce direttamente. Il mosaico sull'omicido De Mauro, un mistero irrisolto per 24 anni nonostante le indagini abbiano imboccato almeno tredici piste, lo completa «Masino» Buscetta, rivelando che la causa di quella «lupara bianca» furono le ricerche condotte dal gionalista del quotidiano L'Ora sulla morte di Enrico Mattei, a sua volta ucciso da Cosa Nostra, nel 1962, su richiesta degli «uomini d'onore» d'Oltreocano, perché lo spregiudicato presidente dell'Eni «aveva danneggiato importanti interessi americani nel Medio Oriente». Mauro De Mauro aveva buone fonti all'interno delle cosche mafiose, forse addirittura contatti duetti con alcuni «uomini d'ono¬ re». Ex cronista giudiziaro, era stato da poco trasferito allo sport, ma continuava ad occuparsi di alcuni casi che lo appassionavano. Si sapeva che voleva capire di più sullo strano incidente aereo che aveva ucciso Mattei, ed evidentemente stava scoprendo qualcosa di molto vicino alla verità. Per questo fu sequestrato e ucciso dall'organizzazione; «spento», come die* Buscetta. Quella sera del 16 settembre '70 il giornalista stava rientrando nella sua casa palermitana di via delle Magnolie, e sul portone del palazzo incontrò la figlia Franca, che andò avanti per chiamare l'ascensore. Aspettò qualche minuto, ma il padre non arrivava. La ragazza tornò in strada e fece in tempo, nell'oscurità, a sentire una voce che diceva a De Mauro «amuninni», andiamocene, e a vedere il giornalista risalire sulla sua Bmw con una persona che evidentemente conosceva. Il giorno dopo fu ritrovata la macchina, dall'altra parte della città, ma del giornalista non si ebbe più A destra Mauro De Mauro. A sinistra Tommaso Buscetta che ha rivelato: il giornalista è stato ucciso perché aveva scoperto la verità sull'omicidio di Mattei alcuna notizia. Fino alle rivelazioni di Mutolo e, ora, di Buscetta. Nel frattempo, sono morti anche i killer del giornalista indicati con nome e cognome. Emanuele D'Agostino, legato al boss di Pallavicino Saro Riccobono, fu assassinato proprio su ordine di Riccobono, per volontà dei corleonesi. E a Stefano Giacoma, già uomo di fiducia di Stefano Bonta- wm Mè il mandante dell'assassinio di Mattei, ordinandolo direttamente al suo vice, Girolamo Teresi: sono morti tutti e due, caduti nella «guerra di mafia». L'inchiesta sull'omicidio De Mauro, dopo lustri di accertamenti e tentativi andati a vuoto, ebbe un sussulto nel 1991, quando la Procura chiese l'archiviazione ma il giudice istruttore Giacomo Conte rimandò indietro il te, toccò una fine molto simile a quella che lui aveva fatto fare a De Mauro: venne rapito e strangolato, ma almeno il suo cadavere fu ritrovato, nelle campagne di Piano dell'Occhio. Ad ordinare la sua morte fu proprio il Bontate, perché Giaconia stava diventando scomodo, voleva a tutti i costi una carica nella famiglia di Santa Maria. Bontate - stando alle dichiarazioni di Buscetta - fu anche
Luoghi citati: Medio Oriente
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