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U U MILANO U N'ORA, passeggiando nel grande parco di Villa San Martino ad Arcore. Ed è subito summit tra Silvio Berlusconi, il padrone di casa, e Gianfranco Miglio, il gran teorico del federalismo, l'ex ideologo della Lega che ha sbattuto la porta in faccia a Umberto Bossi promettendo fuoco e fiamme: «Lo distruggerò, lo ridurrò come una sogliola». Promessa spedita al mittente dal senatur: «Miglio? Ormai è di Forza Italia». E all'improvviso, nel tardo pomeriggio di un lunedì, eccoli, Berlusconi e Miglio, a passeggio nel verde di Arcore. Quale miglior riprova della nuova alleanza anti-Lega? C'è già chi traccia scenari futuribili e nuove rotte di collisione tra Bossi e Berlusconi quando, alle sette e mezzo di sera, il professore se ne va da Villa San Martino. Senza dire una parola. Mentre Berlusconi quello che voleva dire lo fa dire dal segretario: «E' stata una visita di amicizia del professor Miglio a Berlusconi», spiega Nicolò Querci. Che aggiunge quella che forse vuol essere una smentita indiretta alle ipotesi PER ADOTTARE UN BAMBINO come anima caduta e segno di naufragio, nella sua pelle si concentra più disperazione, più depravazione, più tendenza alla distruzione. (La casistica criminale è immensa, storica e attualissima, e deve mettere i brividi, se c'è dall'altra parte una creatura indifesa, già provata dall'orrore dell'abbandono, da infami maltrattamenti, scampata ai massacri, in attesa di qualcuno che gli sia luogo). Va bene non negare l'accesso; i rischi tuttavia bisogna considerarli tutti. Perché la violenza contro i bambini è in crescita dappertutto, molto più del PIL, e molto più, perfino, dei tumori ambientali, ed è blandamente, quando lo sia, punita. E' in palese drminuzione, per contro, la pietà, l'obbligazione etica della pietà verso i deboli (nel verso inestinguibile di Lucrezio: imbecillorum esse aequm misererier omnis, V, 1023). L'uomo giovane si forma in una completa assenza di pietà, non ne riceve il messaggio da nulla, se non è un'angelica eredità re-