DANZA

DANZA VENERDÌ', sabato e domenica si danza, all'Alfieri ed al Lingotto. All'Alfieri perla Magnifica Danza un sospirato ritorno, quello del balletto di Toscana che presenta un «Gala delle nostre stelle» cioè il meglio del repertorio della compagnia. Sabato invece importante serata di Balletti all'Auditorium del Lingotto, luogo nato per la grande musica che si apre per una volta alla danza e che mette in scena un programma curioso, anche incongruo, ma con almeno un grosso punto di interesse. Nata con la collaborazione della Fondazione Teatro Nuovo per la Danza, la serata accosta spericolatamente infatti il moderno americano vitalismo dei Pilobolus alla tradizione accademica dei danzatori del Bolshoi, in una suite da «Raymonda», per finire con Mats Ek, coreografo fra i grandi d'Europa, impegnato qui a raccontare con il suo abituale modo autorevole e singolare la tragedia di «Carmen». Veramente da non perdere questa «Carmen». Per più motivi. Prima di tutto perché è una prima italiana ed è una delle rare occasioni che abbiamo di ammirare a Torino il Cullberg Ballet che la presenta, la compagnia di Birgit Cullberg sino a poco tempo fa diretta dal figlio Mats Ek che ora ha passato la mano ad un'altra grande: Carolyn Carlson. In secondo luogo perché in questa «Carmen» la tragedia si insinua sottilmente e poco per volta in un'atmosfera dove regnano il kitsch (grandi ventagli da musical come sfondo), il grottesco, la comicità, il vitalismo e quasi l'animalità di una Carmen che al debutto era la straordinaria interprete Ana Laguna e che qui - ecco il terzo motivo per non perderla - è la bravissima torme- pas hongrois» che chiude il balletto con una famosa e strepitosa variazione di «Raymonda» che qui sarà intepretata dalla stella del Bolshoj Nina Semizorova. Accanto a lei Mark Peretokin e il corpo di ballo del Bolshoi. La versione coreografica è di Yuri Grigorovich. Della bravura dei Pilobolus a inventarsi forme astratte e in continua mutazione facendo spesso ricorso alla illuminotecnica si sa: al Lingotto saranno impegnati in The Particle Zoo che vedrà interpreti Addam Battlestein, Ketn Lindemer, Daryl Tomas e Vernon Scott. E veniamo dal Balletto di Toscana che per tre giorni, da venerdì a sabato, è all'Alfieri. Compagine gloriosa, che in questi primi dieci anni di vita ha tenuto alta la bandiera della danza italiana e della ricerca intelligente al di fuori dei campi dello scontato e del già visto, quest'anno il Bdt rende omaggio ai propri danzatori (forti e bravissimi) con un «Gala delle nostre stelle» dove tutti sono impegnati in brani del repertorio e in nuove creazioni. Il meglio della giovane coreografia italiana (Virgilio Sieni, Massimo Moncone, Fabrizio Monteverde, Roberto Castello, ma anche Eugenio Scigliano e Massimo Bigonzetti, danzatori della compagnia) si accostano a grandi nomi stranieri come Hans van Manen e Vasco Wellenkamp. I danzatori sono di una classe straordinaria: da non lasciarseli sfuggire. Da segnalare infine il 25 maggio al Piccolo Regio la presentazione di «Il suono della dimenticanza» spettacolo della compagnia Aforica Danza diretta da Elisa Punturiero. Sergio Trombetta DANZA 10

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