Computer e editori confronto mondiale tra big al Lingotto

Computer e editori confronto mondiale tra big al Lingotto Computer e editori confronto mondiale tra big al Lingotto 11 apre stamane al Lingotto il Terzo simposio internazionale sul diritto d'autore. Vi partecipano, per Itre giorni, i protagonisti dell'editoria europea, americana e asiatica. Dopo il saluto di Tiziano Barbieri Torriani, presidente dell'Associazione italiana editori, Giovanni Giovannini, presidente della Federazione italiana editori I giornali e dell'Associazione na' zionale editoria elettronica, terrà la relazione introduttiva su: «Nuove tecnologie e industria della creatività nel secolo XXI». L'editoria elettronica, dice Giovannini, vive già «una vera e propria guerra tra produttori internazionali por l'assalto al mercato delle famiglie». Cd-rom e Multimedia Interattivi vedono «invasioni di campo e joint ventures tra aziende elettroniche e editori tradizionali, detentori sia di competenze che di preziosissimi diritti». Da parte di molti di loro, afferma Giovannini, «c'è scarsa conoscenza dei nuovi mozzi. Spesso restano alla finestra, aspettando che altri, come accade, facciano il loro lavoro, che poi è lo stesso di sempre: organizare e vendere la creatività». L'antisemitismo Numerose lettere sull'argomento, le più vibranti, ovviamente, anonime. Pubblichiamo ancora queste opinioni, lasciando da parte le anonime. Su problemi cosi importanti, e bone assumersi le proprie responsabilità. lo.d.b.) Solo un volgare sfogo Gentile signor Del Buono, la lettera del signor Luigi Martino (apparsa su La Stampa del 9 maggio) mi pare solo un volgare sfogo antisemita, che prende a pretesto il problema del prolungato orario di votazione il giorno 28 marzo. Il signor Martino parla del «danno economico- patito dallo Stato per aver prolungato di un giorno (in realti solo metà giornata) le elezioni politiche. Parla di una «pretesa» degli ebrei, di una completa «sottomissione- dello Stato, di una violazione ancora contro lo Stato «dei suoi diritti di autonomia». Fissando le elezioni per il giorno 27 marzo e per la sola mattina del 28 (giorni della Pasqua ebraica) l'Italia ha rischiato di non far votare una minoranza

Persone citate: Del Buono, Giovanni Giovannini, Giovannini, Luigi Martino, Tiziano Barbieri Torriani

Luoghi citati: Italia