Fugge col figlio affidato alla moglie di Maria Teresa Martinengo

Da ieri a Torino Da ieri a Torino Renato Curdo investe di Un egiziano non accetta la sentenza del tribunale a favore della consorte tunisina Fugge col figlio affidato alla moglie E accoltella l'assistente intervenuta per mediare Renato Curcio è tornato per la seconda volta a Torino, nella veste di editore per presentare, su invito di Hiroshima mon amour e dell'associazione lavoratori e lavoratrici torinesi (Alt), alcuni libri della cooperativa «Sensibili alle foglie». Questa sera, al salone del libro, parteciperà alla presentazione di «Angeli sulla strada» di Antonella Chitò, una donna senza fissa dimora. Ieri, nel salone della Camera del lavoro, ha parlato in particolare di «La mappa perduta» un'opera di 520 pagine (realizzata da quattro autori tra cui lo stesso Curcio) che analizza, da un punto di vista socio-statistico, 24 formazioni armate di sinistra dalla lettura degli atti giudiziari. Ha detto Curcio: «Nel libro compare, per la prima volta, una sezione dedicata ai caduti. Riferiamo solo in quali circostanze sono morti. Nei prossimi mesi pubblicheremo una loro biografia sociale». Si tratta di 68 militanti delle organizzazioni armate e di 126 vittime del terrorismo. Non capiva perché il tribunale avesse affidato i bambini alla tutela della moglie. Ieri sera, l'epilogo, dopo mesi di tensioni. Mohamed Kishawi, commerciante egiziano di 36 anni, ha impresso una svolta drammatica alla vicenda della sua separazione. Un'assistente sociale amica della donna, Daniela Blefari, 43 anni, corso Cincinnato 190, è finita al Maria Vittoria con una prognosi di dieci giorni, accoltellata a una guancia per aver tentato di mediare tra i coniugi. Il commerciante è fuggito portando con sé il figlio più piccolo, un bimbo di quattro anni. C'è un risvolto che resta da chiarire: pare che Kishawi, prima di lasciare l'alloggio, abbia rovesciato un liquido infiammabile minacciando di appiccare le fiamme. Sul posto sono accorsi con le volanti della polizia anche i vigili del fuoco che con la loro autolettiga hanno trasportato in ospedale l'assistente sociale. Poco dopo le 19 l'uomo si è Blitz dei carabinieri nell'abitazione e nello studio Da sinistra l'egiziano Mohamed Kishawi e l'assistente sociale ferita Daniela Blefari il momento dato esito positivo. La vicenda ha preso il via in febbraio quando, rientrando da un viaggio in Egitto, Mohamed Kishawi non ha più trovato moglie e figli (oltre al piccolo «rapito» i coniugi hanno anche una bambina). Dopo qualche ricerca, l'uomo scopriva che Mounira e i bimbi erano stati accolti dalle volontarie del centro interculturale delle donne «Alma Mater». Inoltre, durante la sua assenza, durata diverse settimane, la moglie si presentato ancora una volta nell'alloggio di corso Regina Margherita 160 dove fino a quest'inverno aveva vissuto con la moglie tunisina Mounira Akremi, 34 anni. Ancora una volta Mohamed Kishawi ha tentato di convincere la donna a tornare insieme, ma lei non ha voluto saperne. L'ennesimo rifiuto e la presenza dell'amica deve aver scatenato la reazione dell'egiziano. Le ricerche dell'uomo, subito avviate dalia squadra mobile della Questura, non hanno per dell'ex vicesegretario della democrazia cristiana era rivolta al tribunale dei minori ed aveva ottenuto l'affidamento dei due bimbi. Una storia che per Kishawi era risultata incomprensibile, nonostante i dissapori con la moglie. Agli amici, nei mesi scorsi, l'uomo aveva continuato a domandare: «Perché la decisione è stata presa in mia assenza e senza nemmeno ascoltarmi una volta?». Per Kishawi, «responsabili» della separazione da moglie e figli sarebbero le volontarie dell'«Alma Mater». E davanti all'ex scuola di Barriera di Milano era anche andato a manifestare facendo lo sciopero della fame. «Non c'è ragione per separarci - ripeteva - sono quelle donne che si sono messe tra me e Mounira». In serata il dottor Aldo Faraoni e il dottor Sergio Molino hanno ascoltato la moglie dell'egiziano. Intanto, le ricerche di padre e figlio continuano. Si teme che l'uomo voglia portare il bimbo in Egitto. Maria Teresa Martinengo In servizio alla Legione

Luoghi citati: Egitto, Hiroshima, Milano, Torino