Il re del Grand Prix è sempre Carl Lewis

Oggi (ore 14,45, diretta tv su Rail) finale-3 del basket Oggi (ore 14,45, diretta tv su Rail) finale-3 del basket Atletica, si comincia oggi a San Paolo Il re del Grand Prix è sempre Cari Lewis Quindici tappe confinale a Parigi Una misteriosa rissa con due squalificati e demenziali accuse hdnno cnarcn vp>1f>ni su Buckler-Scavolini Dean Garrett può dare a Pesaro il dominio sotto canestro; Paolo Moretti (des.) dovrà supplire alla carenza di play per Bologna sii sii è/~i tifilis-itpslA sii sii è/i tifilisitpslAt- 11 Wl Ht>%^LSI falliti M-t- \sl l/H^H-/ \J inumi »/H, Quattro miliardi complessivi con assegno finale di 100 mila dollari ai vincitori: è il ricco montepremi del Grand Prix che vivrà, in questo weekend, i primi due appuntamenti (oggi a San Paolo e domani a New York) dei quindici in programma prima della finalissima a Parigi. Nella prima stagione di rifiato dal 1990, ossia senza l'appuntamento-clou olimpico o iridato, il Grand Prix '94 sarà per l'atletica mondiale il momento più significativo di confronto, ben più di quei Goodwill Games che stentano a decollare nell'interesse e nella partecipazione. D'altronde i maggiori meeting garantiscono, oltre ai premi riconosciuti dalla Iaaf, sostanziosi ingaggi da parte degli organizzatori, a parole decisi a ridimensionare le spese, poi sul piano pratico pronti a sborsare cifre non indifferenti. Oggi per approntare uno spettacolo di alto livello si deve preventivare una spesa vicina ai due miliardi: herr Brugger, per la sua «notte delle stelle» zurighese, già in passato ha speso cifre ben superiori, intorno ai tre miliardi. Nelle ultime stagioni l'atletica ha segnato il passo. Molto parlare di doping e di vicende non propriamente legate all'avvenimento sportivo, e pochi nomi nuovi, se si escludono i fondisti africani. Così ci si è ritrovati quasi con monotonia a celebrare, per esempio, le gesta dei Linford Christie (34 anni compiuti il 2 aprile e ancora dichiarate voglie di record) e dei Sergei Bubka, indiscusso vate dell'asta ormai da 12 stagioni con la sua incredibile serie di record (16 all'aperto e 18 indoor) e di vittorie. Sembrava, in questo contesto, che fosse in declino lo stellone di Cari Lewis (33 anni il prossimo 1° luglio), soltanto di bronzo (sui 200) ai Mondiali di Stoccarda. Ma la sua immagine è stata rilanciata prima dalla Pirelli che lo ha scelto cerne testimonial per la nuova campagna pubblicitaria, quindi dall'ottimo esordio (10"04 sui 100) che lo propone tra i probabili protagonisti dello sprint nella nuova stagione. E a questo punto è scontato l'interesse per vedere di che cosa sarà capace l'uomo che per oltre un decennio ha rappresentato un riferimento, la cui supremazia in tanti hanno provato a scalfire. Sforzo vano perché con lui in gara il destino era segnato. E quando qualcuno è riuscito a batterlo, a far notizia è stata soprattutto la sconfitta del «re». Lewis, da tempo, ha rilanciato la sua sfida manifestando la volontà di arrivare fino ad Atlanta '96. Traguardo lontano e ambizioso, specie dopo un 1993 che ha dato l'impressione del Campione in fase calante, anche se non necessariamente finito. Nel salto in lungo infatti, dove ben poco si vede alle spalle di Powell, ci sono spazi ampi. Però da comprimario, non da dominatore. Ed è per questo che fa specie la decisione di aggrapparsi a brandelli di celebrità che nessuno oserebbe comunque negargli. L'attesa per Cari Lewis, che esordirà nel Grand Prix domenica gareggiando nel salto in lungo, è pari a quella per Butch Reynolds, deciso a ricorrere alla Corte Suprema statunitense perché gli venga nuovamente riconosciuto il miliardario indennizzo richiesto alla Iaaf per la lunga (e mai esaurientemente documentata) squalifica. E ancora è ghiotta attesa per quanto faranno i corridori africani, da Chelimo a Kiptanui, da Morceli a Ondieki, da Skah a Gebresilasie. Nei primi due appuntamenti del Grand Prix in gara anche quattro italiani. Oggi a San Paolo Giorgio Frinolli, dirottato dai 400 hs a quelli piani, e domani a New York Paolo Dal Soglio (peso), Caria Tuzzi (100 hs) e Fiona May-Iapichino (lungo). Giorgio Barberis Appuntamenti Grand Prix. Maggio: 21 San Paolo, 22 New York, 28 San José; giugno: 8 Roma; luglio: 6 Losanna, 8 Lilla, 12 Stoccolma, 15 Londra, 19 Nizza, 22 Oslo; agosto: 2 Montecarlo, 17 Zurigo, 19 Bruxelles, 21 Colonia, 30 Berlino; settembre: 9 Parigi (finale).