Con il sole si scoprono miliardi di danni

Tregua dopo ventiquattr'ore di pioggia torrenziale. Entro domani riaperte le strade interrotte da frane e smottamenti Tregua dopo ventiquattr'ore di pioggia torrenziale. Entro domani riaperte le strade interrotte da frane e smottamenti Con il sole si scoprono miliardi di danni E tornano le polemiche sui mancati interventi Tregua del maltempo dopo 24 ore ininterrotte di pioggia. Dal Canavese al Chivassese alla Bassa Valsusa, si sta tornando lentamente alla normalità. Il bilancio dei danni è pesantissimo, anche se difficile da quantificare specie per le strutture private. E intanto tornano le polemiche già innescate dall'alluvione di settembre sui mancati interventi negli alvei dei torrenti e nella manutenzione delle rogge che hanno rotto gli argini. Entro fine settimana dovrebbero essere ripristinate tutte le strade interrotte da frane e smottamenti; più difficile invece il ripristino della circolazione ferroviaria sulla Canavesana, per il cedimento della massicciata nei pressi della stazione di San Benigno. CHIVASSESE. A causare un vero disastro è stata la roggia San Marco: «Quando l'acqua stava arrivando nella strada abbiamo detto ai tecnici del Comune di realizzare degli sbarramenti; ci è stato risposto che non servivano a nulla. Così ci siamo trovati mezzo metro d'acqua in casa. Chi ci pagherà i danni?» s'interroga Antonio Scaletta. All'ospedale di Chivasso tutto è tornato normale, fuori servizio solo il reparto di radiologia. Ieri mattina ha riaperto anche il centro commerciale «Chivasso Est», dove si trovano la Nova Coop e altri 16 negozi: l'intero complesso è rimasto allagato, con danni per centinaia di milioni a prodotti alimentari, materiali ed attrezzature. Non ha aperto invece il centro di abbigliamento «La Rana», dove sono andati distrutti capi di abbigliamento e attrezzature per quasi mezzo miliardo. Danni per oltre 150 milioni anche all'Ital-Discount. Nella mappa del disastro, è Montanaro il Comune più colpito. La furia delle acque del rio IMiiGllia VIABILITÀ' torrenti straripati. Il sindaco Luigi Bertolino ha disposto immediate analisi per verificare la potabilità dell'acqua. Allagamenti anche a San Benigno per lo straripamento del Malone. A Volpiano il torrente Bendola ha invaso alcuni locali di via Genova, mentre a Brandizzo ha provocato ingenti danni al ristorante Lido Malone, completamente inondato. Ieri mattina le acque della Dora Baltea hanno rotto gli argini in località Benne di Saluggia, a monte della Teksid di Crescentino, allagando in poco tempo la frazione Galli dove alcuni cascinali sono rimasti isolati. Denunciano gli agricoltori: «Nessuno ha mai provveduto a ripristinare gli argini distrutti a settembre, mentre si continua a vietare la sistemazione degli alvei». A sinistra il centro di Montanaro come si presentava ieri mattina dopo l'ondata di piena di mercoledì Centinaia gli interventi dei pompieri che hanno prosciugato le case allagate. A destra, l'ingresso della frazione Baio Dora dove erano state evacuate 450 persone

Persone citate: Antonio Scaletta, Baio, La Rana, Lido Malone, Luigi Bertolino, Malone

Luoghi citati: Benne, Brandizzo, Crescentino, Montanaro, Saluggia