Parte la gran giostra dei libri

Inaugurato il Salone da Castellani e Brizio: ormai con la Fondazione è un avvenimento legato alla città Inaugurato il Salone da Castellani e Brizio: ormai con la Fondazione è un avvenimento legato alla città Parte la gran giostra dei libri Subito folla al Lingotto, molti giovani I primi ad arrivare al Salone «dei tremila nuovi titoli» sono i ragazzini di una scuola media bergamasca. Un segno ben augurale per la maxi-libreria di maggio, se si pensa - come con una punta di malinconia ha ricordato il presidente Guido Accornero - che sono pochi i giovani frequentatori abituali di librerie. Racconta: «Un nostro sondaggio ha indicato che solo 7 studenti su 21 di un istituto professionale torinese erano entrati una volta in libreria. Solo due avevano già acquistato un libro non scolastico». Questa settima edizione si è aperta ieri con una certezza in più rispetto alle precedenti: il Salone è saldamente legato a Torino. Qui è nato e da qui nessuno 10 sposterà. 11 13 maggio si è costituita la Fondazione presso il notaio Antonio Maria Marocco, presieduta dal presidente della Regione Brizio. Semmai il Salone sarà in grado di espandersi: con la trasferta temporanea in altre città sotto forma di «salotto» a tema; la prima tappa sarà Venezia, in settembre. Subito dopo i ragazzi beneaugurali arrivano la autorità. Poche le auto blu. Il sottosegretario alla Giustizia Mario Borghezio (Lega), che rappresenta il Governo (Berlusconi ha inviato una lettera di saluto), giunge con il tram della linea 1. «Non possiedo un'auto - spiega - e sono favorevole a un uso limitato delle vetture di servizio del Ministero. Inoltre, andare in tram serve a rimanere in contatto con i problemi della gente». Il corteo dì autorità, al quale si unisce il presidente della Fiat Giovanni Agnelli accompagnato dall'ammimstratore delegato Cesare Romiti, incomincia a muoversi tra gli stand guidato da Accornero e da Erica Giacosa, l'instancabile assistente. Ci sono 11 presidente della Regione, Brizio, e della Provincia, Ricca, il prefetto Lessona, Carpanini, Vernetti, Perone, Gianna Recchi (per gli sponsor), Giovanna Cattaneo, Nicoletta Casiraghi, Jas Gawronskj. C'è Beniamino Placido, «Benjamin» per i colleghi del Salone. Il «progettista culturale» è soddisfatto soprattutto della mole di dibattiti e incontri. Il tour prende il via dal suggestivo stand del Comune di Torino. Nello spazio tutto specchi, legno e alberelli in rame degli architetti Gabetti e Isola sono esposti incisioni e disegni dell'Archivio storico della Città. Il sindaco è accompagnato dalla bionda figlia Valentina («faccio la lettrice all'Einaudi e mi sembra un sogno essere pagata per leggere»), A Castellani il Salone piace. Ai ragazzi impegnati a «schedare» migliaia di visitatori per un'indagine volta a delinearne l'identikit il primo cittadino si dice lettore di saggi, ma anche di fantascienza e polizieschi, con una media di 50 libri l'anno. Al sindaco e al senatore Agnelli - che spiega di essere un lettore appassionato di biografie di personaggi storici - l'Adelphi regala l'ultimo uscito, «L'avvocata delle vertigini» di Piero Meldini. Alla conferenza stampa Castellani parla di rapporto fisico con il libro, di piacere a toccarlo, guardarlo. Ma non per questo non riconosce l'importanza di un settore molto esteso in questa edizione, la multimedialità, che «può aggiungere cultura e informazione». E che - come sottolinea Accornero - «presenta aspetti rivoluzionari in questa fine millennio». Alla conferenza stampa arriva con lieve ritardo il rappresentante del governo, on. Borghezio. Terminato il giro ufficiale ha fat¬ to visita ai piccoli editori, «realtà fondamentali - osserva - per il mantenimento della libertà di idee e tendenze». Borghezio ha anticipato ieri la volontà del governo di agevolare la promozione e l'accesso agli spazi pubblicitari di queste piccole imprese. Agli editori «minori» ha dedicato il suo intervento anche Placido: «Ho incontrato lo scrittore Giuseppe Pontiggia al Salone di due anni fa. Era particolarmente felice: aveva riempito borse di carta, tasche e taschini piluccando proprio tra le piccole case editrici libri di cui non sospettava l'esistenza». Domani al Salone arriverà Renato Curdo in veste di editore. Oggi alle 18, nel salone della Camera del Lavoro di via Pedrotti, interviene a un dibattito sulla sua attività editoriale organizzato da Hiroshima Mon Amour e da Alt (Associazione lavoratori e lavoratrici torinesi). Marina Cassi Maria Teresa Martinengo I ragazzi di una scuola media da Bergamo ieri mattina hanno tagliato per primi il traguardo, ma c'erano anche mamme con bambini Qui a fianco un momento del tour tra gli stand del sindaco Valentino Castellani e dell'avvocato Giovanni Agnelli RIDUZIONI E ORARI Il salone oggi è aperto dalle 10 alle 23, martedì chiuderà alle 14. Il biglietto costa 10 mila, 5 i ridotti (scolaresche accompagnate da un insegnante, militari, handicappati, bambini dai 5 ai 10 anni, visitatori di fuori Torino che esibiscono il biglietto ferroviario). E' anche previsto un abbonamento a 15 mila lire che consente libero ingresso nei giorni del salone. Lingotto si raggiunge con i mezzi pubblici 1, 18 e 35; per le auto è disponibile un parcheggio. Domani, alle 21, all'Auditorium del Lingotto appuntamento per gli amanti del balletto con tre compagnie di livello mondiale. Il Teatro del Bolshoi balla Raymonda, il Pilobolus dance theater The particle zoo e il Cullberg ballet la Carmen. I biglietti sono in vendita in piazza Cln 251 e alla biglietteria del Lingotto.

Luoghi citati: Bergamo, Comune Di Torino, Hiroshima Mon Amour, Torino, Venezia