La Scavolini accusa «Sentenza razzista» di G. E.

Per il caso-McCloud, Pesaro perde la testa Per il caso-McCloud, Pesaro perde la testa La Scavolini accusa «Sentenza razzista» Lo scontro tra McCloud, l'americano di Pesaro, e il bolognese Coldebella durante l'intervallo della seconda finale scudetto Scavolini-Buckler continua a far lievitare la tensione fra le parti. Ario Costa, la cui testimonianza secondo la Scavolini avrebbe fatto piena luce sull'episodio, offre in realtà una versione che non chiarisce nulla («Ho visto i due litigare, ho tirato via Me Cloud e i bolognesi hanno portato via Coldebella»), ma i tifosi invece di placarsi si infiammano sempre più. Ieri alcuni fans marchigiani, appreso che il presidente felsineo Cazzola e Coldebella potrebbero chiedere alla Federbasket l'autorizzazione ad adire le vie legali contro McCloud, hanno preannunciato di voler denunciare alla magistratura ordinaria il giocatore bolognese per frode sportiva, accusandolo di aver finto di essere stato aggredito dall'americano. E se è già deprecabile l'ipotesi di trasferire un brutto episodio di violenza sportiva nelle aule di tribunale, ancora più grave e inopportuna è la presa di posizione della Scavolini che rischia di scatenare una sorta di guerra santa di stampo razzista. In un comunicato emesso ieri, infatti, il club pesarese, giudicata immotivata «la sentenza della com- missione giudicante laddove respinge le ragioni pesaresi sull'origine accidentale delle lesioni subite da Coldebella», accusa praticamente i giudici di essere stati influenzati da pregiudizi razziali. «In presenza di risultanze istruttorie di pari peso e di referti medici compatibili con entrambe le versioni», recita il comunicato della Scavolini, sarebbe stata accreditata «la maggiore autorevolezza e attendibilità della parola del giocatore esperto in risse, di pelle bianca e di razza ariana, rispetto a quella del giocatore mite, incensurato, di pelle nera e quindi certamente non ariano». E Pesaro insiste ancora a definire «di pelle bianca e di razza ariana» Coldebella ricostruendo minuziosamente i suoi precedenti di scorrettezze nel gioco, fino alle parole offensive («Sporco negro») che il bolognese avrebbe indirizzato a McCloud durante l'intervallo e che avrebbero provocato il diverbio culminato con le squalifiche: tre turni a McCloud e uno a Coldebella. Non sappiamo se Valter Scavolini manterrà fede ai propositi di abbandono («Stufo di stare in un mondo così sporco»): di sicuro, con il comunicato di ieri, non ha contribuito nè ad allentare le tensioni nè, soprattutto, a migliorare il basket italiano, [g. e.]

Persone citate: Ario Costa, Cazzola, Cloud, Coldebella, Pesaro, Valter Scavolini

Luoghi citati: Pesaro