Settemila auto in cerca di padrone di Angelo Conti
La burocrazia non mette all'asta le vetture parcheggiate presso privati La burocrazia non mette all'asta le vetture parcheggiate presso privati Settemila auto in cerca di padrone Nessuno paga la multa per dissequestrarle Settemile vetture regalate dai proprietari allo Stato giacciono, senza padrone, nei depositi degli autosoccorritori torinesi. Sono auto sequestrate dalle forze dell'ordine per mancanza dell'assicurazione obbligatoria e poi mai ritirate da automobilisti che non hanno ritenuto opportuno (o conveniente) sborsare la multa di oltre un milione. Le vetture sono state così successivamente confiscate e sono diventate di proprietà dello Stato, che dovrebbe metterle all'asta per recuperare almeno in parte gli oneri per la custodia, da pagare ai gestori dei garage. Ma intendenza di finanza (responsabile del patrimonio dello Stato, e quindi anche di quelle vecchie macchine) e la prefettura hanno probabilmente guai di altro tipo da affrontare e non sembrano in grado di sbloccare rapidamente una situazione che diventa incredibile quando si comincia a parlare di cifre. Le vetture confiscate a Torino e nella primissima cintura, sono circa 7000. La maggioranza è in «custodia» da molti anni ed il costo del rimessaggio è ormai, mediamante, di quasi tre milioni a macchina. Il debito dello Stato verso i gestori dei garage è quindi di circa 21 miliardi. Una enormità, che trova spiegazione (banalissima ma anche allucinante) nei ritardi della burocrazia. La situazione non piace a nessuno. Allo Stato che dovrebbe sborsare una cifra incredibile a fondo perduto, ma anche ai gestori dei rimessaggi che vedono crescere a dismisura un credito che rischia di essere solo teorico, perché, a parte qualche acconto, lo Stato non ha inai pagato. E di aste non ce ne sono mai state. Valerio Sabbioni, titolare dell'autosoccorso 280.000 di corso Vigevano, dice che la categoria è esasperata: «Ricoverare migliaia di macchine necessita di spazi notevoli, praticamente irreperibili in città e nella primissima cintura. L'applicazione della legge sull'assicurazione obbligatoria, soprattutto dopo che nell'81 la pena dell'arresto è stata sostituita dalla supermulta, ha provocato migliaia di rinunce a ritirare la vettura». Per assurdo la stragrande maggioranza di queste auto ha un valore commerciale di 100200 mila lire, sia perché si tratta di mezzi molto vecchi sia perché la lunga sosta può avere rovina¬ to irreparabilmente il motore. Il danno per lo Stato è enorme: «Ce ne rendiamo conto - spiega il viceprefetto D'Alfonso - e pensiamo di agire con sollecitudine. E' stato deciso di delegare ad un funzionario il controllo di questo enorme parco macchine: prenderà servizio lunedì prossimo». L'obiettivo è di agire d'intesa con l'intendenza di finanza per le perizie e poi indire le aste». Anche perché, ogni giorno che passa, il disservizio costa allo Stato quasi 20 milioni. Angelo Conti La maggior parte vale 100-200 mila lire Di tre milioni i costi arretrati di garage Auto parcheggiate in corso Vigevano da un privato dopo il sequestro
Persone citate: D'alfonso, Valerio Sabbioni
Luoghi citati: Torino
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