«Basket sporco, vado via» di Giorgio Viberti

Dopo la 2a finale, risultato omologato ma grosse polemiche Dopo la 2a finale, risultato omologato ma grosse polemiche «Basket sporco, vado via» Walter Scavolini: «Lascio quest'ambiente, è corrotto» Squalificati McCloud (Pesaro, tre turni) e Coldebella PESARO DAL NOSTRO INVIATO Tre turni di squalifica a McCloud (Scavolini Pesaro), uno a Coldebella (Buckler Bologna, ma le giornate diventano due, è recidivo) e partita omologata con il risultato del campo: 87-81 per i marchigiani. E' questo il verdetto del giudice Martone, con i colleghi Provitera e Puliatti, sulla seconda finale scudetto tra Scavolini e Buckler (la prima era stata vinta dagli emiliani), turbata da un grave episodio durante l'intervallo, protagonisti appunto McCloud e Coldebella. Un dato, su tutti, desta perplessità: come ammette la stessa sentenza, nessuno dei tre arbitri (i due che hanno diretto la gara, più il terzo a disposizione) ha visto cosa sia realmente successo tra i due giocatori, per cui il verdetto è stato emesso «nella complessiva valutazione delle deposizioni rese dai testimoni, tra cui anche i due cestisti interessati». Riassumiamo i fatti. A Pesaro c'è Scavolini-Buckler, seconda finale scudetto: al termine del 1° tempo (44-43 per Pesaro), nel corridoio degli spogliatoi Coldebella e McCloud hanno un diverbio. Secondo la sentenza del giudice, i due giocatori, dopo essersi reciprocamente urtati, si scambiano frasi culminate in un'offesa di Coldebella a McCloud, che provoca la reazione dell'americano. Questi colpisce il bolognese causandone la caduta sui gradini davanti agli spogliatoi. Tale comportamento, giova ribadirlo, viene «percepito direttamente dagli arbitri solo nelle sue conseguenze e ricostruito in sede istruttoria quanto alle cause e alla dinamica». Ben si comprendono quindi i lunghi conciliaboli prima della sentenza - emessa alle 2,30 di notte, dopo numerosi interrogatori e sopralluoghi - e le vivaci proteste dei marchigiani. Il presidente Walter Scavolini è furioso: «Cazzola (presidente della Buckler Bologna, ndr) l'ha fatta sporca. Vincere così uno scudetto è scandaloso. Ed è assurdo squalificare McCloud basandosi su tre testimoni di parte (il giocatore Binelli e i tecnici Frattin e Nadalini della Buckler, ndr). Sono stufo di stare in un mondo così sporco. Ritirare la squadra sarebbe antisportivo, ma senza McCloud, che è fondamentale per noi, i giochi sono fatti. Anche la Lega ha fatto un bel lavoretto. Mi squalifichino pure a vita, tanto me ne vado da questo ambiente corrotto. Col basket ho chiuso». Più fredda e meditata la replica di Cazzola: «Ho chiesto la vittoria a tavolino perché nel 2° tempo Coldebella era in ospedale, McCloud in campo e non c'è stata eguaglianza competitiva. Chiederò anche alla Federbasket di poter ricorrere alla magistra¬ tura ordinaria». E i due squalificati? McCloud ha negato di aver aggredito l'avversario e si è poi trincerato dietro un assoluto silenzio. Più loquace Coldebella, dimesso ieri mattina dall'ospedale Maggiore di Bologna - dove aveva passato la notte - con la prognosi di 5 giorni di riposo per trauma cranico con stato commotivo e ferita interna ed esterna all'orecchio sinistro: «Nel tunnel verso gli spogliatoi ho mandato a quel paese McCloud che mi aveva più volte aggredito verbalmente. A quel punto mi è arrivato un pugno». Coldebella di recente è già stato protagonista di due brutti episodi: l'espulsione insieme con Sandro Boni nella semifinale contro la Glaxo Verona e la gomitata a Labella nella prima finale contro Pesaro. Risultato sportivo a parte, da questa triste storia emergono alcuni interrogativi. Circa la doppia squalifica, ci si chiede per esempio se una sentenza del genere abbia ragione di essere sen- za che vi sia stato un testimone oculare fra arbitri, giudici al tavolo o altri rappresentanti federali. Più genericamente, però, non si comprende perché alcuni giocatori, che pur sbandierano ormai il loro stato di professionisti, perdano così facilmente la ragione durante i grandi appuntamenti. Ma sono anche le società a caricare di eccessivi significati (e di allettanti premi partita) certi appuntamenti agonistici. E il basket del Duemila complici allenatori, arbitri e Federazione - nelle partite decisive finisce per perdere i suoi connotati tecnici per tollerare interventi da catch che alimentano la tensione. Proprio ieri il commissario straordinario della Lega basket Roberto Allievi, in un comunicato, ha stigmatizzato severamente certi atteggiamenti da parte degli addetti ai lavori: l'iniziativa è lodevole, ma forse sterile e tardiva. Il basket ha perso una partita importante. Giorgio Viberti McCloud (foto) ha colpito Coldebella?

Luoghi citati: Bologna, Pesaro, Verona