L'opera anglo-francese, recentemente inaugurata, promette di dare un forte impulso al trasporto misto strada-rotaia

L'opera anglo-francese, recentemente inaugurata, promette di dare un forte impulso al trasporto misto strada-rotaia ì L'opera anglo-francese, recentemente inaugurata, promette di dare un forte impulso al trasporto misto strada-rotaia ì Con ì'Eurotunnel uno Shuttle anche in Gran Bretagna In 36 ore da Milano a Londra a pieno carico e senza fermate intermedie Cresce il trasporto combinato in Italia e con lui cresce anche la Cemat. Il 1993 infatti, per il gruppo che unisce 60 trasportatori alle Ferrovie dello Stato è stato per la Cemat un anno di svolta, con il fatturato che è lievitato del 30%, toccando i 152 miliardi ed un volume dei traffici che ha raggiunto i 252 mila trasporti nello scorso anno e i due milioni dall'inizio dell'attività. Lo sviluppo del trasporto combinato in Italia, se risente della carenza delle infrastrutture, non certo in numero quanto in potenzialità, ha comunque registrato un incremento del 64% come numero dei trasporti in appena tre anni, posizionandosi direttamente alle spalle della Germania nella classifica europea. Oggi nel nostro Paese vengono effettuati 400 mila trasporti combinati all'anno ( + 207% rispetto all'89) dei quai 252 mila direttamente dalla Cemat. La svolta dell'espansione del «combinato» nella penisola e dell'adesione dei trasporta¬ tori si è sicuramente registrata dal 1991, quando la Cemat ha introdotto sulla linea ferroviaria i treni «Shuttle», capaci di unire velocità ed affidabilità. Si tratta di alcuni «pendolini» destinati alle merci, treni navetta a composizione bloccata per il trasporto di casse mobili e rimorchi che viaggiano dalla stazione di partenza a destinazione ad una velocità massima di 120 chilometri orari, senza effettuare soste intermedie. Con gli «Shuttle» progressivamente inseriti nella rete combinata dalla Cemat sulle tratte di maggior traffico, l'attenzione dei trasportatori non poteva non essere attratta dalla novità. Conti alla mano, si è visto che con uno «Shuttle» si ha, rispetto alle normali percorrenze dei treni, un risparmio di tempo del 25 per cento e, in termini di costi, del 20 per cento. La prima tratta ad essere stata interessata è la MilanoF.oma, con partenza alle ore 21,30 e arrivo a Pomezia alle 6,30 del mattino seguente. Negli ultimi anni, la Cemat ha introdotto lo «Shuttle» anche nei collegamenti internazionali e sulle tratte che portano in Francia, Germania, Svizzera e Danimarca. E tra poco si potrà parlare di trasporto combinato anche con la Gran Bretagna e questo grazie all'Eurotunnel sotto lo stretto della Manica inaugurato di recente dalla Begina Elisabetta e dal presidente francese Mitterrand. La Cemart, infatti, proprio in quest'ottica ha già realizzato la gestione del traffico del trasporto combinato rotaiastrada tra i due porti, grazie alla collaborazione con la corrispettiva società inglese Ctl Ltd. Si tratterà, in pratica, di collegare Milano a Londra con treni a carico pieno, senza fermate. Sotto la Manica, poi, per una lunghezza di 50 chilometri, i treni merci italo-inglesi potranno toccare i 140 chilometri orari. Si potrà così raggiungere la capitale britannica, da terminal a terminal, in sole 36 ore, rispetto alle 52 prima necessarie per collegare Londra a Milano, con un abbattimento dei tempi di circa il 44 per cento. Per controllare tutto il traffico merci, a Lille è già pronto un centro di monitoraggio che coordinerà i convogli, controllandone la puntualità in entrata ed uscita dal tunnel. E' già partito, invece, un altro servizio della Cemat. E' il progetto «Gateway», teso a collegare nella maniera più rapida e sicura anche quei bacini generalmente tra loro interessati da una bassa intensità di traffico. Per questo, si utilizza già dallo scorso 18 ottobre il terminal di Busto Arsizio, sulla tratta che porta al Gottardo. Tra poco, sarannoinvece disponibili quelli di verona, per i collegamenti veloci con il Brennero, quello di Torino, per arrivare alla frontiera di Modane e quello di Padova, per toccare da lì i Paesi dell'Est Europa. In questi terminal arriveranno le unità di carico contenenti le merci che giungono da tutta Europa grazie ai treni «Shuttle». Qui, tutte le unità verranno riaggregate in nuovi convogli superveloci per raggiungere insieme le periferiche destinazioni finali.

Persone citate: Mitterrand