LO STATO ALL'ASTA
LO STATO ALL'ASTA LO STATO ALL'ASTA ROMA. Prima riunione. Prima decisione: il 27 giugno scatta la privatizzazione dell'Ina. Non perdono tempo i tre ministri ai quali è affidata la sorte delle aziende pubbliche. Sei giorni dopo il giuramento, alle 10 di ieri mattina, Lamberto Dini, Giancarlo Pagliarini e Vito Gnutti, titolari di Tesoro, Bilancio e Industria, si incontrano e preparano i piani di battaglia. In un'ora e mezzo danno l'okay per l'offerta pubblica di vendita delle azioni della compagnia presieduta da Lorenzo Pallesi. I tre ministri delineano una soluzione per aggirare la grana delle cessioni legali (i fondi un tempo versati all'Ina dalle assicurazioni private operanti nei ramo vita come garanzia in caso di fallimento). Per l'Ina il nuovo governo di Silvio Berlusconi conferma così il calendario predisposto da quello precedente, guidato da Carlo Azeglio Ciampi. Ma non finisce qui. Al primo piano del palazzone dei ministeri finanziari di via Venti Settembre, nello studio di Pagliarini, la troika imposta le future battaglie per la ritirata dello Stato dall'economia. «Privatizzeremo quasi tutto» fa sapere Dini, intervistato dall'«Herald Tribune», il quotidiano americano edito a Parigi. Il ministro del Tesoro precisa che il governo «uscirà interamente» dai grossi gruppi pubblici come Tiri: questo significa che si privatizza l'Uva (per la quale Tiri oggi potrebbe esaminare le offerte ricevute), ma anche la Finmeccanica. Dini fa inoltre sapere che per l'Eni si vendono Agip, Snam e Snamprogetti: in partica è la ratifica del progetto Superagip, relativo alle attività energetiche Eni. Risultato: potrebbero arrivare introiti «per 80 mila miliardi di lire». Essendo state sbrigate molte delle pratiche necessarie, al primo posto c'è l'Ina. Dini, Pagliarini e Gnutti concordano che gli ultimi ostacoli sono superabili. Lunedì 23 si terrà l'assemblea dell'istituto per gli atti preliminari al collocamento delle azioni. In questi giorni si perfezionerà poi fa soluzione per le cessioni legali. Come tutti i problemi anche questo «può essere affrontato e risol¬
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