Cultura metropolitana mappa in due serate di M. P.

NOI GIOVANI NOI GIOVANI Cultura metropolitana mappa in due serate Lm ASSOCIAZIONE «Il li" bro ritrovato» organizza, il 17 e 18 maggio all'Unione Culturale (via C. Battisti, 4/B, ore 21), due serate dedicate alla «Cultura giovane a Torino». Il 17 saranno di scena letteratura, musica e teatro: sul palco, accanto ai coordinatori Guido Davico Bonino e Daniele Martino, lo scrittore esordiente Maurizio Torchio, il compositore Nicola Campogrande, il musicista rock Mauro Gurlino, detto Mao, la cabarettista Luciana Littizzetto e Graziano Melano del Teatro dell'Angolo. Il 18 si parlerà di cinema, video, arti visive e fotografia: tra gli ospiti, oltre ai moderatori Gianni Volpi e Maria Teresa Roberto, il filmaker Dario Buzzolan, Enrico Cerasuolo e Massimo Arvat della cooperativa «Zenit-Arti Audiovisive», l'artista e docente Fabrizio Sibona, Fabrizio Caudana e Cristiano Christillin della galleria per la fotografia L'Aleph. «L'iniziativa è nata dalla convinzione che ci sia a Torino un vivace fermento di ricerca nei vari settori della creatività giovanile, ma che, a causa di un certo riserbo tutto piemontese, ogni gruppo lavori per conto suo - dice Guido Davico Bonino, presidente dell'associazione Le serate vogliono rappresenta¬ re sia una sorta di 'monitoraggio', sia un tentativo di esortare i rappresentanti dei vari campi a comunicare tra di loro in nome di una maggiore interdisciplinarietà». In attesa che dal dibattito emergano elementi più precisi sull'«arcipelago giovani», si possono compiere sin d'ora alcune valutazioni. Per esempio che il settore della narrativa pullula di iniziative volte a far emergere nuovi talenti (si segnala, in particolare, quella della casa editrice Scriptorium che, per il secondo anno, presenta al Salone del Libro un volune di racconti di autori under 35 italiani e francesi), che nel cinema esistono numerosi spazi e opportunità per chi inizia (dal festival Cinema Giovani al Centro Italiano del Cortometraggio), che il campo delle arti visive sta vivendo un momento, per certi versi, problematico e di ridefinizione dei punti di riferimento. Che Torino sia diventata la città più attiva in Italia nel campo della musica giovanile lo apprendiamo dai dati riportati nel quaderno «Suono dunque sono», pubblicato di recente a cura del comune di Torino, mentre sappiamo giù da tempo che la città è stata negli ultimi anni una fucina per il giovane cabaret. [m. p. ]

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