QUARTETTO ACCARDO

QUARTETTO ACCARDO QUARTETTO ACCARDO All'Auditorium per l'Unione Le curiosità del Salotto Ottocento SARA' il Quartetto Accardo a richiamare il pubblico mercoledì 18 (ore 21) all'Auditorium per la stagione dell'Unione Musicale. Oltre ad Accardo ne fanno parte Margaret Batjer, Toby Hoffman e Rocco Filippini: tutti nomi che non hanno bisogno di presentazioni. Verranno eseguite due pagine basilari nella letteratura per archi: il «Quartetto in re minore D 810» di Schubert e il «Quartetto in do diesis minore op. 131 » di Beethoven. Il primo quartetto è sottotitolato «La morte e la fanciulla» e assai più tardi verrà trascritto da Mahler per orchestra d'archi. L'opera trae origine dall'omonimo Lied musicato dallo stesso Schubert ed è attraversata da cima a fondo da richiami sinistri. Einstein ha sottolineato l'unità di questo quartetto, osservando come la cosiddetta «marcia dell'ineluttabile» diventi nel primo movimento «una minaccia crudele», nello Scherzo e nel Trio «una danza» e nel Finale «una nuova variante della danza della morte». L'op. 131 di Beethoven mostra quanto fosse personale il modo di affrontare la forma da parte del grande musicista nel cosiddetto «terzo stile»: il complesso lavoro è diviso addirittura in sette movimenti e il terzo è a sua volta un tema con sette variazioni. Di tutt'altro genere, ma altrettanto invitante, è il concerto che si terrà venerdì 13 alle 21 nel Centro Culturale Alberton di Cascinette d'Ivrea. Il titolo della serata è «Il Salotto Ottocento» e prevede pagine che più curiose non si può, dalla «Fantasia» di De Borne per flauto e pianofòrte su «Carmen» alle «Illustrazioni drammatico musicali "La Divina Commedia" per piano¬ forte a quattro mani» di San Fiorenzo, dalle Romanze di Tosti a un «Divertimento per flauto, violino e pianoforte su temi deH'"Aida"» di Margaria, dalla «Leggenda valacca» di Braga ai due «Galop» di Ricordi intitolati «La Bicicletta» e «L'Automobile». Gli interpreti saranno Maren Finsdottir (soprano), Rossana Traversa (flauto), Davide Cossu (violino), Antonello Gotta e Gian Michele Cavallo (pianoforte), Silvia Cristofari (voce recitante). Leonardo Osella TRE appuntamenti, molto diversi tra loro, con la musica corale illustrano questa settimana le potenzialità espressive e gli esiti storici dei vari gruppi vocali. Inizia il Teatro Regio che alle ore 11 di domenica 15 (repliche martedì 17 alle 15,30 e, riservato alle scuole, mercoledì 18 alle 10,30) schiera il suo coro sul palcoscenico del Piccolo Regio. Con la direzione di Massimo Peiretti e l'accompagnamento pianistico di Enrico Dovico, si potranno ascoltare alcune tra le pagine più ispirate del melodramma pre-verdiano, a partire dai cori del «Guglielmo Teli» di Rossini fino alle impressionanti scene belliniane come «Lieta la notte» dai «Capuleti e Montecchi» o «Ciel! Qua! procella orribile» dal «Pirata» - e donizettiane («Don Pasquale», «Il Duca d'Alba» e «Poliuto»). Il coro formato dagli allievi dei corsi di orientamento dell'Accademia Stefano Tempia, diretto da Gianni Tondella, propone invece un lungo itinerario polifonico che segue, lungo i secoli, lo sviluppo di un repertorio destinato a evolversi dalle primitive e ruvide forme di discantus altomedioevale ai raffinati ceselli del Rinascimento palestriniano, fino a raggiungere - dopo il classicismo di Mozart e Beethoven - la religiosità pensosa e dolente di Lorenzo Perosi, presente in programma con il madrigale «Neve non tocca». Il 10° Festival Organistico Internazionale di Santa Rita si conclude alle ore 21 del 19 maggio, in occasione della festa, che per la verità si celebra tre giorni più tardi, della santa patrona. L'organista inglese Richard Townend animerà la prima parte della serata, interpretando pagine di Mozart, Honegger e Hollins, mentre la seconda parte è affidata al gruppo vocale Cantus Firmus che, sotto la direzione di Massimo Nosetti, eseguirà numerose pagine sacre.. [a. fe.] pagnata dalle note di Schubert, Brahms, Fauré e Puccini eseguite dal soprano Marina Verrà e dal pianista Carlo Gilardi; il giorno successivo, alle 16, il pianista Sandro Leone interpreterà l'ultimo dei concerti pomeridiani del Teatro Alfieri. In programma due sonate di Mozart la K 457 e la K 533 - la Ballata in sol minore e la Polacca in la di Chopin, Un sospiro di Liszt e la Rapsodia in si minore di Brahms. Il Circolo degli Artisti organizza sempre per mercoledì, ma alle 21,15, un concerto

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