SOLO DAL MAR LE PRIGIONI: ECCO L'ECO ANAGRAMMATO di Stefano Bartezzaghi

SOLO DAL MAR, LE PRIGIONI: ECCO L'ECO ANAGRAMMÀTO SOLO DAL MAR, LE PRIGIONI: ECCO L'ECO ANAGRAMMÀTO re; nel secondo caso vince chi non sbaglia la regola. Sono contento di opporre «comico» a «regola». Nel cambio di doppie iniziali uguali (o «cambio di allitterazione»), capitano esempi buffi ed esempi meno buffi. L'importante è seguire la regola. Dato che vorrei completare tutta la casistica di cambi, per tutte le lettere, urgeva prendere una decisione per quello che riguardava la Q. Ho deciso, in piena autonomia e non senza qualche esitazione, che la lettera iniziale deve essere considerata non la Q ma la Qu. Mi spiego. In questo gioco considero corretto non il cambio: «Quoto / Vuoto» bensì il cambio «QUoto / Voto». Mi chiederete perché e vi risponderò che non lo so di preciso. Forse è perché mi piace questo esempio: Vuoi che il tuo nemico sia mandato all'ergastolo o alla ghigbottina? «Cesta o Cella per me pari sono». Un altro esempio sulla Qu è pun) possiamo leggere l'ultima lettera di Franco Dionigi (Torino). Contiene giochi di parole: giochi che seguono regole di aggiunta, scarto, cambio o scambio ma anche giochi che cercano di solleticare le zone meno snob del nostro sense of humour. 1. FALSI DIMINUTIVI EPISTOLARI. «Salem, lì 10-4-1810. Mia cara Hester, avrei tanto voluto che il mio Nathaniel le scrivesse una letterina. Purtroppo è a letto con la scarlattina, cari saluti. Mamma Hawthorne». 2. SCAMBIO SUICIDA. Platone era un chiacchierone. Socrate gli consigliò di mettere per iscritto i suoi Dialoghi, così stava un po' zitto; ma Platone gli replicò: «Bada tu, piuttosto, a tenere la bocca cUcIta». 3. DOPPIA AGGIUNTA CALZATURIERA. A Mastronardi faceva no male le scarpe nuove. Si informò sull'artigiano che le aveva fabbricate: era un certo maldestro di Vigevano. 4. CAMBIO COMBUSTIBILE. La vecchia gerente del deposito delle bombole è malata; al suo posto c'è la nipote, giovane bionda, occhi azzurri, piccola ma armoniosa; la bambola del gas. 5. CAMBIO FREUDIANO. Si dice che abbia ucciso il padre, violato la madre e accecato il figlio. Quello di Edipo è un dito terribile. Il dito di Edipo ha anche altri esiti: il rito e il sito, e sullo scambio riti/miti hanno giocato già in tanti, da Gillo Dorfles in giù. Quello di Dorfles era il titolo di un libro e, a pensarci, il calembour con leggera modifica è davvero una forma di umorismo da titoli (soprattutto giornalistici). Può essere piacevole, stucchevole, deplorevole, ve ne sono forme benevole e forme malevole; talora è addirittura commendevole. Ma come che sia, c'è qualche differenza ira il gioco che cerca assonanze, e il gioco che si sforza di seguire una regola precisa. Nel primo caso vince chi fa più ride¬ dimmi Tanti e Tali. La soluzione Quanti e Quali è consentita da binomi ancor meno malleabili, come (Anna) Banti e (l'isola di) Bali. E se con Bali siamo in mari esotici, ci verrà da salutare l'annuncio del nuovo romanzo di Umberto Eco. In un primo momento sembrava che si sarebbe chiamato: L'isola delprimo giorno (un filatelico naufragato si dispera per la collezione di «buste primo giorno» rovinata?). Poi si è precisato che non si tratta del «primo giorno» (di scuola, di primavera, di vita) ma del ((giorno prima». Si parla di un romanzo di fughe e avventure e, in un suo strano modo, l'anagramma conferma: «L'isola del giorno primi- = soia dal mar, le prigioni». Scrivete a: Stefano Bartezzaghi, «La posta in gioco», La Stampa-Tuttolibri, via Marenco 32, 10126 Torino. meno fluente: Protegge la pinacoteca con ogni accortezza, poiché teme il furto di Lesti Ladri (=QUesti Quadri). Un altro esempio è demenziale, ma consente più soluzioni: Davvero conosci tanti esempi di tenori la cui voce non ha risentito di una drastica climinuzione di peso? Fammi gli esempi: elencami Canti e Cali. Non ti lascio andare di sopra a dormire, finché non finisci di studiare i celebri martiri per il corso di Agiografia: elencami Santi, e Sali. Li hai contati bene? Sono tutti uguali? Rispondimi, ti prego, Stefano Bartezzaghi

Luoghi citati: Torino, Vigevano