IL REFERENDUM GIOCA CON L'OSCAR

IL REFERENDUM GIOCA CON L'OSCAR IL REFERENDUM GIOCA CON L'OSCAR lourdiano viene scelto da Emilio Servadio di Roma perché «rida e amplifica la grande emozione che inevitabilmente prova chi legge il libro». Ricevette un paio di Oscar anche il Pinocchio di Walt Disney (è probabilmente il lungometraggio più complesso e raffinato del mago dei cartoni animati) tratto (e anche abbastanza mutilato) da Collodi, ma Gaspara Stampa (Como) lo boccia: «Non ha rispettato il contenuto del libro. Del burattino, della Toscana dell'800, degli animali parlanti che in Collodi sono archetipi eterni, Disney ha fatto un pasticcio dolciastro e orribile». Vincenzo Tarasco (di Salerno) applaude Caccia a Ottobre rosso (nella versione che John McTiernan ha tratto da Tom Clancy): «E' superlativo, resa scenografica e interpreti eccezionali». Il film fu premiato per gli effetti sonori. Terminiamo il puzzle dei film laureati all'«accademia del cinema», con Via col vento che 11AMO agli sgoccioli. Il nostro referendum sta per concludersi. E questo è l'ultimo tagliando che I avete a disposizione per promuovere e bocciare il vostro romanzo/film. La prossima settimana pubblicheremo la classifica definitiva. Nel frattempo giochiamo con qualche verdetto da Oscar. Cominciamo con uno dei kolossal di Hollywood, con l'amore romantico tra Omar Shariff e Julie Christie, con la Russia rivoluzionaiia parzialmente ricostruita in Spagna. Bastano questi indizi per farvi indovinare di che film si tratta: Il dottor Zivago tratto da Boris Pasternak. Lo promuove Liano Melerà perché «ha favorito la distensione Est-Ovest». Rimaniamo in odore di statuette holliwoodiane, e planiamo su Bernadette (tratto dal romanzo di Werfel) diretto da Henry King (la pastorella visionaria era Jennifer Jones). Il film fece incetta di ben otto riconoscimenti: Giusto Benedetti di Bologna lo sceglie perché «coincide perfettamente con le fantasie che io lio tratto dal libro». Sorvoliamo ancora la capitale californiana del cinema. Francesco Greco (dalla provincia di Lecce) sceglie Gli ultimi fuochi tratto da Fitzgerald (sceneggiato da Pinter, depurato di molta dell'esuberanza fitzegeraldiana), diretto da Elia Kazan (die in questa occasione sale per l'ultima volta sul set): «E' uno di quei Film che ci hanno mostrato tutto il cinismo di un mondo poi corrotto dal maccartismo». Concludiamo la nostra hit parade settimanale con Marise Farnetani che nella sua scheda non ci indica nessun titolo nello spazio dei «migliori»: «Non so scegliere, forse qualcuno di cui non avevo letto prima il libro. I romanzi meravigliosi non dovrebbero essere filmati (letteratura e cinema sono in antitesi».

Luoghi citati: Bologna, Como, Hollywood, Lecce, Roma, Russia, Salerno, Spagna, Toscana