Valanga uccide tre alpinisti di R. Cri.

In Alto Adige In Alto Adige Valanga uccide tre alpinisti BOLZANO. Tre escursionisti tedeschi sono morti ieri sul ghiacciaio del Gran Zebrù nel gruppo dell'Ortles, ai confini tra l'Alto Adige e la Lombardia. Sono Manfred Lupp, 47 anni, sua moglie Regina Alberta Hack, 48 anni, entrambi di Langenfeld, e Karl Petri, 52 anni, di Kaufbeuren, in Baviera. I tre stavano salendo il versante altoatesino del ghiacciaio assieme a una decina di connazionali, quando a quota 3600 metri si è staccato un lastrone di neve e ghiaccio che li ha travolti, facendoli precipitare per circa 800 metri, fin sotto il Passo della Bottiglia, nei pressi del rifugio Città di Milano. Altri due escursionisti sono stati investiti dalla valanga, ma sono riusciti a salvarsi. Uno del gruppo ha avvertito con un radiotelefono il rifugio Pizzini, da cui è partito l'allarme. Gli uomini del soccorso alpino di Solda sono partiti con l'elicottero e hanno recuperato le salme dei tre escursionisti, che sono state portate a valle e composte nella cappella del cimitero di Silandro. Gli escursionisti tedeschi non erano legati in cordata. Secondo i soccorritori, se fossero stati legati forse avrebbero potuto salvarsi. Il capo del soccorso alpino di Solda è il parroco del paese, don Joseph Hurton, esperto alpinista, che tiene anche corsi di addestramento ed è stato insignito di decorazioni internazionali per la sua opera che ha portato a numerosi salvataggi. Molto spesso però l'intervento degli uomini di don Hurton deve limitarsi al recupero di salme. Il versante altoatesino dell'Ortles è infatti spesso battuto da slavine e valanghe e ciononostante è molto frequentato da alpinisti e sciescursionisti. [r. cri.]

Persone citate: Joseph Hurton, Karl Petri, Manfred Lupp, Pizzini, Regina Alberta Hack, Solda

Luoghi citati: Alto Adige, Baviera, Bolzano, Lombardia, Milano, Silandro