Contro i naziskin ronde di autodifesa di Emanuele Novazio

Dopo gli scontri a Magdeburgo, Kohl vara leggi più severe per fronteggiare la destra GERMANIA Dopo gli scontri a Magdeburgo, Kohl vara leggi più severe per fronteggiare la destra Contro i naziskin ronde di autodifesa Stranieri e ebrei tedeschi presidiano case e sinagoghe BONN DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Mentre il Bundestag si appresta a discutere leggi più severe contro le violenze neonaziste, ebrei e stranieri pensano all'autodifesa: il presidente delle «Associazioni per la collaborazione fra ebrei e cristiani», Henry Brandt, ha chiesto ieri agli aderenti la formazione immediata di «anelli di difesa» intorno a sinagoghe e ostelli per profughi. Guardie volontarie, in grado di impedire nuove aggressioni. Non si tratta di sostituirsi alla polizia, ha precisato Brandt, ma di aiutarla a «proteggerci meglio», sopratt atto perché «fra i nostri associati ebrei cresce la paura». La decisione è stata presa in seguito alle violenze più recenti: due cimiteri ebraici devastati a Dresda e Bad Kissingen, la scorsa settimana; e la «caccia allo straniero» messa in atto da una cinquantina di giovani a Magdeburgo, giovedì. Proprio le aggressioni di Magdeburgo - cinque africani inseguiti per le vie del centro da una banda di skinheads e un solo, tardivo arresto dopo l'immediata rimessa in libertà di 49 giovani di estrema destra sembrano aver segnato una svolta: per la prima volta, infatti, a Magdeburgo decine stranieri si sono organizzati spontaneamente in «gruppi di autodifesa» e hanno reagito all'attacco dei neonazisti. La battaglia è durata fino all'alba, quattro giovani tedeschi sono stati feriti. Ma la «caccia all'uomo» della scorsa settimana ha riacceso i timori di nuove vampate xenofobe nel Paese, da tre anni scosso da ondate di violenza neonazista che hanno provocato una trentina di morti. Soprattutto il comportamento della polizia, accusata da testimoni di aver tardato a intervenire, ha suscitato critiche aspre. Mentre il presidente federale Richard von Weizsaecker ha duramente condannato, ieri, la rimessa in libertà dei responsabili delle violenze di giovedì («Lo faranno di nuovo?», si è chiesto alla tv, «torneranno a completare quel che avevano cominciato?»), la commissione giustizia del Bundestag si riunirà oggi per esaminare misure più severe contro la violenza dell'estrema destra. Secondo il presidente della commissione, il democristiano Horst Eylmann, bisogna prima di tutto inasprire le pene per lesioni personali (da un minimo di tre a un massimo di cinque anni) e la legislazione sulla carcerazione preventiva: non si dovrà più tollerare la rimessa in libertà im- mediata come è avvenuto a Magdeburgo, dunque; i sospetti dovranno rimanere in carcere almeno una settimana. Il procedimento giudiziario a carico degli arrestati per violenze a sfondo xenofobo, inoltre, dovrà seguire la procedura d'urgenza: non si dovranno superare, in ogni caso, le tre settimane prima dell'avvio del processo. «Bisogna agire subito, bisogna rendere più severe le leggi», ha confermato ieri il ministro per la famiglia, Angela Merkel. E il ministro alla Cancelleria, Friedrich Bohl, si è appellato all'opposizione socialdemocratica affinché collabori nella messa a punto della nuova legislazione. E' sceso in campo anche il candidato democristiano alla presidenza federale Roman Herzog (le elezioni si svolgeranno fra una settimana a Berlino): «Bisogna far capire che attacchi come quello di Magdeburgo non potranno più essere tollerati - ha detto in un'intervista -. Atrocità del genere hanno un effetto devastante all'estero». Emanuele Novazio Il cancelliere Helmut Kohl

Persone citate: Angela Merkel, Brandt, Friedrich Bohl, Helmut Kohl, Henry Brandt, Horst Eylmann, Kohl, Richard Von Weizsaecker, Roman Herzog

Luoghi citati: Bad Kissingen, Berlino, Dresda, Germania, Magdeburgo