PERCHE' PROPRIO OGGI
Sì a una seria depenalizzazione PERCHE' PROPRIO OGGI me per allargare lo spazio, qualche manifestante e qualche poliziotto si urtano petto contro petto. Qualche cittadino osserva dalle finestre. I vecchi ricordano. I giovani imparano. La storia corre veloce, specialmente quando va all'indietro. Uno striscione, il più gigantesco, minaccia i «Giornalisti-terroristi». Se la manifestazione, non imponente ma inquietante, voleva trasmettere un messaggio, il messaggio è una minaccia: alla città, alla televisione, alla stampa. Più esattamente, una minaccia fisica: un'ostentazione di forza che non sente ragione. Poteva accadere qui o altrove, ma doveva accadere. Accadendo | qui, ha richiamato aderenti da vane città del Veneto, e forse dalla vicina Austria. Era una manifestazione autorizzata, ma vedendola non si capisce come l'autorizzazione alla sfilata potesse diventare un permesso al richiamo, alla rievocazione, alla esaltazione del vecchio fascismo. Molti avevano camicie militari, grigiopiombo, molti portavano le cami- eie nere. I saluti romani scattavano verso il cielo a ripetizione, come raffiche sparate alle finestre. Il tempo è un serpente che si morde la coda. Impensabile fino a un mese fa, oggi questa ostentazione di una presenza e di un programma è stata svolta fino in fondo. Ieri i governi di centro-sinistra escludevano riti e atti della destra, fino alla destra di Fini compresa; oggi l'inclusione di Fini nel potere allarga il margine della legittimazione più a destra ancora, e queste forme dichiaratamente nostalgiche della dittatura e della violenza trovano spazio e si mostrano alla luce. Fini le maledice come «il nemico», disprezza le teste rasate come «teste vuote», dichiara di voler tagliarle via dal suo partito: ma esse son figlie dichiarate del fascismo repubblichino, dal quale vengono alcuni nomi fra i più illustri del suo partito. Per tagliarle via Fini dovrebbe tagliare ogni rapporto con la Repubblica Sociale Italiana. Non lo ha mai fatto. Fin che non spezza il legame, non potrà mai dichiararsi estraneo a queste manifestazioni: se sono un ricordo, il suo partito lo condivide, se sono un presagio, anche il suo partito lo lancia. Che lui lo voglia o no. Ferdinando Cam ori
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