Sì a una seria depenalizzazione
A i Sì a una seria depenalizzazione I giudici: «Manette facili? Diteci quando» ROMA. «Molti processi, anche di Mani pulite, sono stati affrontati e risolti. Tuttavia c'è un carico complessivo di lavoro per il quale le risorse esistenti non bastano. Occorre trovare delle soluzioni per non adire la giustizia penale in primo luogo e noi pensiamo a una depenalizzazione seria che recuperi risorse sufficienti per affrontare i problemi maggiori». Lo ha detto Elena Paciotti, presidente dell'Associazione nazionale magistrati, intervenendo sul dibattito che contrappone il neo ministro della Giustizia Alfredo Biondi ed il magistrato Antonio Di Pietro. La Pacioni ha escluso che ci sia un «braccio di ferro» con il governo e, «al di là delle battute a distanza», ha sollecitato che «finalmente» ci si occupi dei problemi che interessano i cittadini. Sul tema della custodia cautelare, la presidente dell'Associazione ha affermato che quando Biondi dice che questa «va usata in caso di pericolo di fuga, rischio di reiterazione dei reati, ha perfet¬ tamente ragione; è quanto dice il Codice, è quanto, credo, i magistrati fanno. Se qualche volta non è successo così, bisognerebbe denunciarlo e vedere se sia vero. E' stato detto più volte, ma non è risultato molto vero». Elena Paciotti ha ricordato a questo proposito le decisioni della Cassazione: «Hanno dimostrato che le accuse di esorbitanza non erano fondate». Nella polemica si è inserito anche l'avvocato Edilberto Ricciardi, presidente del Consiglio nazionale forense. «Non si può non condividere l'invito rivolto ai giudici dal neoministro della Giustizia ad attenersi al ruolo, loro demandato, di interpreti della legge - ha detto in una intervista ali'Ansa -. Non può essere sottovalutata la tentazione di alcuni individuati settori della magistratura italiana di essere sensibili più che al dettato legislativo alle spinte fluttuanti ed emotive di una opinione pubblica impressionata dalla diffusa illegalità». [Ansa)
Persone citate: Alfredo Biondi, Antonio Di Pietro, Edilberto Ricciardi, Elena Paciotti
Luoghi citati: Roma
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