Brunamonti rianima Bologna

Brunamonti rianima Bologna Scudetto: alla Buckler la prima finale, martedì a Pesaro secondo match Brunamonti rianima Bologna Più dura del previsto: la Scavolini mette paura BOLOGNA DAL NOSTRO INVIATO In qualsiasi show che si rispetti, la grande star sale sul palco nel momento culminante e, se occorre, torna alla ribalta per il gran finale. Così l'eterno Brunamonti, 35 anni, ha dato spettacolo quando il pubblico bolognese taceva,jmpaurito da una Scavolini mai doma, anzi minacciosa: 7 punti in un paio di minuti, per ricacciare indietro i pesaresi e ridare tono alla Buckler, poi ancora guizzi imprendibili negli ultimi 18" (impedendo persino ai rivali di commettere un fallo tattico per cercare di ribaltare il risultato, fermo sull'82-80), infine la bomba a fil di sirena per l'85-80 che dà alla squadra di Bucci il primo round di una finale che si annuncia tiratissima. Brunamonti una spanna su tutti, ma anche la conferma che la Buckler ha una panchina terribile: Carerà (8 rimbalzi) ha rilevato al meglio un Binelli subito fermato dai falli, e Moretti, dopo minuti di abulia, ha trovato lo spazio per portare il suo mattone alla costruzione del successo con due canestri nel finale. Una squadra vera, insomma, con Schoene (miglior rimbalzista, con 10 palloni arpionati) e Danilovic a far bottino, ma lo stesso Danilovic, Savio, Moretti e soprattutto Coldebella a staffetta per soffocare Myers, che da solo poteva mandare all'aria i piani bolognesi. Bianchini, per la verità, all'inizio ha usato Carlton come specchietto per aprire il bunker bianconero e infilarci un positivo Magnifico (10-15 al 6'), ma Danilovic rimetteva le cose a posto e la difesa rudissima - i due arbitri hanno concesso troppo, fino alla mancata espulsione di Coldebella e Magnifico, reo il primo di un fallo di reazione, il secondo di una tentata aggressione - dava ragione a Bologna. Le 9 palle recuperate dalla difesa spiegavano il vantaggio Buckler all'intervallo, nonostante il canestro disperato di Rossi da metà campo: 40-33. Ma il grande merito della Scavolini è stato quello di non arrendersi: serrava la difesa, Garrett segnava tre canestri prima che la Buckler si risvegliasse, pure McCloud (6/15) indovinava due missili: 50-55 al 28'. E qui ritornava in scena il vecchio capitan Brunamonti, l'uomo al quale aggrapparsi quando lo sguardo è smarrito e la mano trema. Un canestro, un altro, un rimbalzo in attacco, canestro e poi il libero supplementare: 5957 e il recital tornava sulle musiche predilette dai bolognesi. Ma bisognava ancora fare i conti con Myers: era più stanco «Cioccolatino» o chi lo aveva braccato per 30'? Carlton aveva ancora fiato per suonare: in 4' sparava tre acuti da 3 punti e un altro canestro (ma solo 8/21 per lui alla fine). Le sue note risvegliavano persino il bell'addormentato Gracis, che rubava un pallone e andava in contropiede, e McCloud: 78-78 e meno di 2' da giocare. Dentro Brunamonti, salvaci tu. Due brontolìi del capitano e la difesa tornava a far miracoli: stoppato Myers, due tiri forzati di Pesaro, mentre Danilovic e Morandotti non tremavano più. Due liberi di McCloud a -18" (82-80) e c'era ancora il tempo per un fallo tattico, ma il capitano (6/8 e 7/7 nei liberi) era imprendibile: la palla schizzava come in un flipper e la Scavolini lo stava a guardare mentre sparava l'ultima bomba. Uno a zero, ci si rivede martedì a Pesaro. Guido Ercole BUCKLER-SCAVOLENI 85-80 Buckler Bo (ti 21/27): Brunamonti 22 (voto 8), Danilovic 20 (6,5), Coldebella 2 (7), Savio (sv), Moretti 6 (6), Binelli 4 (5), Morandotti 9 (6,5), Carerà 4 (7), Schoene 18 (7). Scavolini Ps (ti 24/30): Rossi 3 (sv), Gracis 3 (5), Magnifico 11 (6), Labella 2 (sv), Myers 25 (6,5), Garrett 13 (7), McCloud 22 (7), Costa 1 (5), Buonaventuri. Arbitri: Cicoria e Borroni (4). BASKET Roberto Brunamonti, play 35enne della Buckler, è stato decisivo negli ultimi due minuti: ha segnato i punti che hanno ricacciato indietro la Scavolini, congelando poi la palla nei secondi finali della partita per concludere con un tiro da tre che ha fissato il risultato: 85-80

Luoghi citati: Bologna, Pesaro