Scorre dal Ruanda il Fiume dei Morti di Paolo Passarini

Aspra polemica tra Onu e Washington sull'invio di 5500 Caschi blu per fermare il massacro Aspra polemica tra Onu e Washington sull'invio di 5500 Caschi blu per fermare il massacro Scorre dal Ruanda il Fiume dei Morti Porta in riva al Lago Vittoria 1600 cadaveri al giorno WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Le Nazioni Unite stanno raggiungendo un faticoso compromesso sull'invio di un contingente di pace in Ruanda. Una decisione definitiva verrà presa domani, poiché persistono ancora perplessità da parte della rappresentanza americana in Consiglio di Sicurezza. E' statG proprio uno scontro tra il Segretario Generale dell'Onu Boutros Boutros-Ghali e il governo degli Stati Uniti a ritardare l'adozione di una decisione, anche se ormai la rappresentante americana ha già accettato un compromesso sullo dimensioni della forza da inviare, 5500 uomini, e le modalità del suo dispiegamento. «Più ritardiamo - ha dichiarato Boutros-Ghali -, più aumenta il rischio che la missione non riesca a raggiungere gli obiettivi che si propone». L'obiettivo principale è salvare vite umane, dal momento che le ultime stime dell'Onu parlano ormai di 500 mila vittime dei massacri iniziati il 6 aprile scorso e vengono raccolte testimonianze sempre più raccapriccianti su quanto sta succedendo. Secondo una di queste, fornita dal deputato ugandese Emmanuel Pinto, il fiume Kagera sta scaricando un impressionante numero di cadaveri nel lago Vittoria. Solo sulla costa ugandese del lago verrebbero recuperati 1600 cadaveri al giorno, 26 mila in totale. Un rapporto dell'Onu parla di 88 ragazzi fatti a pezzi dai miliziani Hutu del governo in una scuola di Gikongoro. C'è poi un altro rapporto, stilato dal gruppo francese «Medici senza frontiere», molto attivo in Ruanda. Parla di quasi 2800 persone massacrate in sole quattro ore il 15 aprile scorso a Kibongo, una città a un centinaio di chilometri da Kigali. «Medici senza frontiere» denuncia anche l'assassinio di un centinaio dei suoi operatori. I massacri in Ruanda cominciarono all'inizio dello scorso aprile, dopo l'attentato che fece precipitare l'aereo del presidente Juvenal Habyarimana, espresso dalla maggioranza Hutu. Da allora i miliziani del governo hanno sistematica¬ mente iniziato i massacri di membri della minoranza Tutsi e degli Hutu collocatisi all'opposizione. Centinaia di migliaia di persone sono fuggite nei Paesi confinanti, soprattutto in Tanzania, dove, a Benaco, si è formato il più grosso campo profughi del mondo. Dopo l'inizio dei massacri, le Nazioni Unite decisero per ragioni di sicurezza di ridurre la loro presenza in Ruanda da 2500 a 500 uomini, una forza rivelatasi totalmente inadeguata a svolgere le più semplici e necessarie operazioni umanitarie, a cominciare dalla distribuzione del cibo. Così, lo scorso 26 aprile, con una lettera al Consiglio di Sicurezza, Boutros-Ghali ha chiesto una revisione della decisione e la costituzione di un grosso contingente multinazio¬ nale di pace. Il Consiglio, timoroso di un altro fiasco come quello in Somalia, gli chiese allora di precisare la proposta, cosa che il Segretario Generale ha fatto venerdì scorso, suggerendo la costituzione di un contingente di 5500 uomini con un primo mandato di sei mesi. In ottemperanza alle ultime direttive di Bill Clinton su una riduzione delle operazioni multinazionali di pace nel mondo, la rappresentante americana all'Onu, Madeleine Albright, ha obiettato su parecchi punti. Gli Stati Uniti hanno proposto un contingente più ristretto, un mandato più corto (quarantacinque giorni) e, soprattutto, un diverso dispiegamento: non all'interno, a partire dalla capitale, per proteggere i civili, ma sui confini, per proteggere i profughi. Il compromesso raggiunto accoglie il numero di BoutrosGhali, ma il contingente all'inizio sarà dispiegato ai confini, da dove progressivamente muoverà verso l'interno. Gli Stati Uniti hanno anche chiesto che il pagamento della missione, 115 milioni di dollari previsti, non ricada su di loro nella proporzione fissata per tutte le operazioni di pace. Questo e altri dettagli devono essere definiti prima del voto di domani. La forza sarà interamente costituita da contingenti forniti da Paesi africani. Paolo Passarini Apocalittico bilancio delle organizzazioni umanitarie: 500 mila uccisi nel conflitto fra hutu e tutsi Una delle stragi più spaventose della storia ZAIRE Guerra civile in Ruanda: due bambini Tutsi mutilati a colpi di machete

Persone citate: Bill Clinton, Boutros Boutros-ghali, Ghali, Juvenal Habyarimana, Lago Vittoria, Madeleine Albright