Di complotto si muore

Di complotto si muore Di complotto si muore quanti si oppongono ad esse». E poiché l'opposizione è rappresentata principalmente dai partiti socialisti, «ha inizio la campagna scandalistica intesa a colpire i dirigenti non allineati dei partiti socialisti europei» affinché l'Italia divenga «territorio di conquista delle lobbies multinazionali angloamericane». La tesi di Signorelli riecheggia quelle di Giano Accame e Massimo Pini su Italia Settimanale, rivista di destra diretta da Marcello Veneziani. Accame elenca le privatizzazioni fatte e da fare per giungere alla conclusione che l'intera operazione è orchestrata dalla finanza straniera. In un articolo intitolato «Privato contro pubblico» del 29 dicembre dell'anno scorso scrive: «Stranieri sono anche gli advisor, le banche d'affari incaricate di valutare il prezzo delle imprese da privatizzare e di assisterle nelle procedure di vendita, incassando ogni volta delle ghiottissime commissioni: la J. P. Morgan e la Goldman Sachs per il Credito Italiano; la J. P. Morgan e la Lehman Brothers per la Banca Commerciale; il Crédit Suisse, la First Boston e la Warburg per l'Imi; la Schroeder-Fox Pitt Kelton e la Goldman Sachs per l'Ina; la Rotschild per la Superagip; la Kleinwort Benson e la Merril Linch per l'Eni». Pini, già consigliere di Amato per le privatizzazioni, si limita invece a osservare che «Kleinwort e Warburg hanno messo i piedi in due fondi chiusi che si propongono investimenti in Europa per 2500 miliardi di lire». E conclude: «Se teniamo conto della svalutazione della lira, e degli sconti, che nel caso del Credit è stato di quasi il 10 per cento, si può ragionevolmente affermare che le privatizzazioni italiane sono In viaggio per salv l'affare del secolo, per i capitali stranieri». La tesi prende corpo, si arricchisce di particolari. Secondo Ore 12-11 Globo, sul Britannia vi era anche la regina Elisabetta «accompagnata da rappresentanti della Barclays Bank, della Warburg e di altre merchant bank londinesi». Non basta: «Pare che ci fosse anche Cuccia od un suo rappresentante». Altri osservano che dopo la crociera sul Tirreno vi furono altri incontri. Uomo Libero, trimestrale di destra, si chiede: «Cosa si sono detti Ciampi, Dini, Agnelli, Maccanico e Monti ed i dirigenti della finanza internazionale al Nasfika Astir Palace Hotel di Vouliagmeni in Grecia dal 22 al 25 aprile scorso (1993)?». Nata a destra la tesi rimbalza a sinistra. Bandiera Rossa del dicembre 1993 dedica un articolo alla privatizzazione dell'Azienda Elettrica Milanese e so¬ lva Sopra il titolo: il panfilo privato della regina Elisabetta Nella foto sotto: Paolo Signorelli, ideologo «nero» Nella foto a sinistra: Dini e Ciampi Sotto: Giuliano Amato, durante il cui governo è stato posto il problema delle privatizzazioni la S.G. Warburg & Co. possiedono ciascuna una loggia esclusiva» (...). A questo punto il lettore s'accorge che questa storia l'ha già letta, molti anni fa. Con protagonisti diversi è la trama di un libro che ebbe grande successo alla vigilia della prima guerra mondiale. S'intitolava La Germania alla conquista dell'Italia e «rivelava» con abbondanza di particolari il disegno strategico elaborato dalle banche «tedesche» - Banca Commerciale e Credito Italiano - per asservire l'economia italiana alle mire imperiali del Reich. L'autore era un prete spretato, Gianni Preziosi, esponente di un populismo nazionalista e antisemita in cui confluirono in quegli anni alcuni gruppi radicali di destra e di sinistra. Passato di moda con la sconfitta della Germania il «complotto tedesco», Preziosi dedicò tutta la sua vita a ricostruire le trame del «complotto ebraico» e morì suicida, nell'aprile 1945, dopo il collasso della Repubblica fascista. Come teorico del complotto fu certamente convinto di esserne vittima. La morte, nel momento in cui si gettò con la moglie dal balcone della casa in cui abitava, dovette apparirgli la dimostrazione che i suoi nemici - la finanza ebraica, il grande capitale straniero, i «Savi di Sion» avevano trionfato e che egli era la vittima sacrificale delle forze oscure contro cui si era battuto nella sua vita. Il vittimismo è la nota dominante degli argomenti nazional-populisti con cui l'estrema destra e l'estrema sinistra hanno commentato la crociera del Britannia. L'Italia buona, ingenua, strapaesana e proletaria è minacciata di rapina e saccheggio. Le privatizzazioni sono un I gigantesco affare, ordito dalla rla del nuovo libro

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