Ragazzo ucciso per errore da un soldato palestinese di Aldo Baquis

Ragazzo ucciso per errore da un soldato palestinese Ragazzo ucciso per errore da un soldato palestinese TEL AVIV NOSTRO SERVIZIO Per impadronirsi di Gerico (narra la Bibbia) Giosuè figlio di Nun dovette marciare per sette volte assieme al suo popolo attorno alle fortificazioni e dare fiato con foga allo «shofar», il corno rituale. Ieri al generale palestinese Haj Ismail è bastato molto meno: una calorosa stretta di mano al suo omologo israeliano Ilan Biran, qualche parola di circostanza, e subito le porte di Gerico si sono spalancate per il primo contingente dell'Esercito di liberazione palestinese (Elp) che è stato accolto da un abbraccio entusiasta, in un tripudio di gagliardetti. Ma nel delirio di gioia, dall'arma incustodita di un militare palestinese è partita una raffica che ha fulminato un ragazzo di 12 anni e ferito 2 persone. Un brivido di sgomento ha gelato la folla. Ismail e i suoi 442 uomini della brigata «Al Quds» (Gerusalemme) si sono trovati dunque padroni del primo nucleo dell'entità palestinese, 62 chilometri quadrati di terra in gran parte desertica. Il Una iniziativa antidefì cit A Gerico sventola la bandiera palestin generale ha chiarito che per i palestinesi Gerico è solo la prima tappa di un viaggio più lungo. «E' un giorno storico per i palestinesi - ha detto il generale dell'Elp - che dobbiamo ai sacrifici del nostro popolo. Vogliamo la pace e il ritiro israeliano da tutti i t in Giappone, le vacanz ese, con un'immagine di Arafat territori occupati». A Gaza, il ridispiegamento israeliano interessa finora la zona meridionale della Striscia (Rafah, Dir el Balah, Khan Yunis) e sarà completato entro mercoledì prossimo quando avranno fatto ingresso nelle zone di autonomia palestinese nze non sono pagate tutti e 9 mila gli uomini del generale Nasser Yussuf, comandante della polizia palestinese. In mattinata, gli ufficiali israeliani avevano consegnato alla loro controparte palestinese gli edifici che a Gerico erano serviti all'esercito e al governo militare. ((Abbiamo ripulito gli interni, verniciato le pareti», ha assicurato a radio Gerusalemme un ufficiale, prima di consegnare le chiavi a un militare palestinese. Nel giro di pochi minuti i centri dell'evanescente potere israeliano erano già irriconoscibili: ovunque venivano innalzate bandiere palestinesi, ovunque issati ritratti di Yasser Arafat. Dal comando dell'Olp a Tunisi, «Abu Ammar» ha fatto sapere che arriverà in persona a metà giugno. Quando la brigata «Al Quds» è entrata in città, migliaia di persone radunatesi nella centrale piazza Falastin hanno cominciato a scandire ((Allahu-akhbar» (Allah è grande), e «Con lo spirito e col sangue ti riscatteremo, Palestina»: dalle finestre piovevano in strada caramelle e dolciumi. I medesimi slogan, ma con uno spirito diverso, sono stati scanditi ieri a Gaza da diecimila palestinesi convenuti nello stadio di calcio Al Yarmuk per ascoltare la predica dello sceicco Ahmed Bahar, guida religiosa degli islamici di Hamas. La dimostrazione è stata dispersa dall'esercito israeliano quando dagli spalti sono partiti colpi di arma da fu za. In precedenza lo sceicco Bahar aveva ammonito gli agenti palestinesi «a non comportarsi come i soldati sionisti o gli sbirri di alcuni regimi arabi che ben conosciamo», altrimenti la reazione islamica «sarebbe decisa». La turbolenta città di Rafah, nel Sud della Striscia, è da ieri presidiata da 300 militari della brigata «Bader», che nella notte di giovedì avevano attraversato il Giordano e il territorio israeliano. Alla loro vista, i «Falchi di AlFatah» di Rafah hanno improvvisato manifestazioni di giubilo. Da ieri si apre dunque una fase transitoria ricca di insidie e di incertezze. Le autorità militari di Israele hanno vietato ai cittadini israeliani di entrare nelle zone di autonomia palestinese nei prossimi giorni, fintanto che non sarà possibile valutare in che misura l'Elp prenda il controllo della zona. E il comandante dell'intelligence militare, generale Uri Saguy, ha avvertito che ora «è imminente una nuova offensiva dei terroristi palestinesi». Aldo Baquis

Persone citate: Ahmed Bahar, Ammar, Arafat, Bader, Ilan Biran, Khan Yunis, Nasser Yussuf, Saguy, Yasser Arafat