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8 8 UNA GUERRA SEGRETA A PARIGI Sabato 14 Maggio 1994 LPARIGI A Francia continua a essere, due secoli dopo la rivoluzione, la più letteraria e teatrale tra le nazioni europee. Ci sono dei passaggi nei libri di Tocqueville, sul Vecchio Regime e sullo spirito letterario delle corti francesi, che sono applicabili tali e quali alla situazione attuale: stesso gusto dell'ingegnoso, dell'astratto, dell'originale; stesso disprezzo dei fatti esistenti. Stessa confusione, ancora, tra romanzo e politica: quasi tutti gli uomini politici in Francia sono un romanzo, si eternizzano come statue in epopee lunghe, e lente. In genere c'è un duello, all'origine del romanzo: duello acre, inespiabile, più forte della ragione, indifferente al tempo che passa. Anche se combattuti con le parole, i duelli sono spesso cruenti. E' Benjamin Constant ad aver coniato il termine petite phrase, che i francesi prediligono: la frase breve e allusiva, che i professionisti della politica lanciano come proiettili per uccidere l'avversario. Alcuni duelli non si spengono mai, si incancreniscono. Per esempio, il duello tra Frangois Mitterrand e il suo rivale socialista Michel Rocard: dura da circa trent'anni, con immutata intensità. Sembra una faida di villaggio, impensabile nella grande città dove i rapporti sono più impersonali, più distratti, e non a caso il duellante più abile è stato sempre Mitterrand: che è uomo terrigno, che viene dai villaggi della Francia profonda e feroce, dai loro segreti, cupi regolamenti dei conti. I gesti del duello Mitterrand-Rocard si ripetono all'infinito, si ripetono gli intrighi, i modi che hanno i contendenti di sogguardarsi a vicenda, anziché guardarsi. Il presidente sta per concludere i suoi quattordici anni all'Eliseo, e potrebbe essere soddisfatto dell'opera che è stata la sua vita. Ma l'idea che Rocard possa essere il suo successore ancora 10 riempie di stupore, e di orrore. Ancora fatica a pronunciare 11 nome del rivale, ancora si adopera per ostacolarne l'ascesa, ancora lo considera un illegittimo nel partito, da lui trasformato in confraternita. Interrogato dai giornalisti, in occasione del tredicesimo anniversario della vittoria, Mitterrand promette che voterà la lista di Rocard alle elezioni europee, ma fa in modo di non dover mai sillabarne il nome. Si sofferma di contro su una personalità che lo affascina, da parecchi anni: su Bernard Tapie, l'affarista presidente della squadra di calcio di Marsiglia. Tapie guida le liste radicali, e i sondaggi l'hanno trasformato in eroe nonostante i molteplici scandali di corruzione in cui è coinvolto. Tapie è inquisito per aver corrotto squadre, giocatori avversari, arbitri, per aver legami con mafiosi di Marsiglia, per essersi arricchì-

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