Gasparri

Gasparri Gasparri «Aprirò i cassetti del Viminale» Rocchetta Al leghista non piace Osimo Borghezio I clandestini nel suo mirino Franco Rocchetta, neo sottosegretario al ministero degli Affari Esteri, è uno dei pochi leghisti che mal sopportano la leadership di Umberto Bossi. Lo critica, ogni volta che ne ha l'occasione, ed è arrivato perfino a minacciare di abbandonare il Carroccio quando il capo dei lumbard non volle candidarlo a sindaco nelle elezioni amministrative di Venezia preferendogli il professor Mariconda, sconfitto da Cacciari. Il padre fondatore della Liga veneta, che sbarca alla Farnesina all'età di quarantasette anni, ha un pallino fisso, che condivide con il missino Mirko Tremaglia: rivedere il trattato di Osimo tra l'Italia e la Repubblica di Slovenia. Mario Borghezio, il sottosegretario leghista che andrà ad affiancare Biondi alla Giustizia ha meritato gli onori delle cronache per la sua battaglia contro l'immigrazione clandestina. Che gli è costata anche una condanna a 750 mila lire di multa per aver maltrattato, nel 91, un bambino marocchino che vendeva accendini in una delle principali vie del centro di Torino. In anni più lontani - nel 76 - Borghezio, allora simpatizzante della destra, fu fermato dalla polizia che, perquisendo l'auto su cui viaggiava, trovò una cartolina indirizzata al «bastardo Violante». Adesso è capogruppo della Lega nel Consiglio comunale di Torino dove sforna interrogazioni contro il sindaco Castellani. Maurizio Gasparri, nato il 18 luglio del 1956 a Roma, è un missino della nuova generazione. Come l'altro emergente della fiamma, l'onorevole Francesco Storace. E al pari del suo collega di partito (gran fustigatore dei costumi della Radiotelevisione Italiana) ama esternare un po' su tutto. Lo fa con gran vis polemica. Soprattutto da quando il polo delle libertà ha vinto le elezioni. Da sottosegretario all'Interno è probabile che mitigherà un po' i toni. Anche se tre giorni fa dichiarava di voler andare al Viminale per «aprire i cassetti» e occuparsi del Sisde, il servizio segreto civile, e del presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro. Ke'rth Botsford \

Luoghi citati: Italia, Osimo, Roma, Slovenia, Torino, Venezia