Inceneritore, il rappresentante di una delle ditte escluse

Inceneritore, il rappresentante di una delle ditte escluse Inceneritore, il rappresentante di una delle ditte escluse «Quel capitolalo d'appalto che il Comune ci ha negato» qualche motivo ci sarà». Il calendario. Dopo il «buona domenica» augurato ieri dal presidente del Tribunale, imputati, difensori e pubblico (ieri - giornalisti e familiari a parte c'erano tre persone) si ritroveranno in aula lunedì alle 15. Sono previsti gli interrogatori dei rappresentanti delle altre quattro ditte escluse: la De Bartolomeis di Milano, la Sigesa di Cinisello Balsamo, la Nistra di Pero e l'Ambiente spa di San Donato milanese. Martedì, è di nuovo udienza re KOTLAR IL SERENO AVERCELLI vederlo in aula, giacca grigia e fisico snello, sembra uno spettatore. «Merito del carattere - dice Eduard Kotlar -: io sono uno che vive alla giornata, e resto sereno anche qui al processo». Ex assessore de, ex giovane emergente del suo vecchio partito, Kotlar non è scuro in volto come i suoi antichi compagni di giunta: forse perchè la sua posizione di imputato, in assoluto, è la meno pesante. E del resto non sorrideva anche il 7 ottobre del '92, appena scarcerato dopo G giorni di isolamento? Kotlar, che segno le ha lasciato questa vicenda giudiziaria? «Beh, io sono finito in prigione, e la cicatrice è rimasta. Ma più che a me, questa storia ha fatto male ai miei familiari: mia moglie, mio figlio, i miei suoceri. Sia ai tempi del blitz sia adesso. Io, invece, sono sempre rimasto tranquillo, e sono sicuro che alla fine verrà fuori la verità». Quale verità? «Ovviamente non tocca a me nze conclusive: oltre al a tempo pieno, e si tornerà a parlare della presunta tangente chiesta da Bodo. Davanti a Scalia e alla difesa, sfileranno i testimoni dei viaggi in Svizzera e in Valsesia con Giulio Bensaja: il commercialista Vincenzo Rocca e Domenico Ravarino. Poi tocca a Fabio Giacometti, di Termomeccanica. Nel pomeriggio, parlano gli uomini del blitz: il colonnello Lorenzo Lostia, della Guardia di finanza, e (forse) il maggiore Fausto Ales. l ra TORINO Sei aree della provincia nella mappa d'instabilità geologica Sono sei le zone della provincia di Vercelli incluse nell'«Atlante dei centri di instabilità geologica» preparato dalla Regione Piemonte con l'Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica del Cnr. Si tratta di Agnona di Borgosesia, Cascine Agnona, sempre di Borgosesia, Masserano e Masseranga di Portula (tutti per frane di saturazione e fluidificazione), Peracino e Civiasco (per ripetute riattivazioni di un'antica frana di scivolamento). I centri contenuti nella mappa sono ammessi ai finanziamenti statali per le spese di prevenzione dei rischi naturali. I Giuseppe Buffa I ^ s'n'stra Rinaldo Zona tra gli avvocati; qui sopra Angelo Fragonara