Tre esponenti della Lega Nord si schierano contro la mozione dei dissidenti

Tre esponenti della Lega Nord si schierano contro la mozione dei dissidenti Tre esponenti della Lega Nord si schierano contro la mozione dei dissidenti «Sì alle danze in villa Sereno» Bramante, Lavorino e la Faglia anticipano a «La Stampa» il loro voto nel Consiglio comunale di martedì pomeriggio. «Forza Italia dovrebbe ritirare il documento». Riappacificazione in forse? VERCELLI. La possibile riappacificazione fra i consiglieri comunali leghisti e quelli di «Forza Vercelli» (ex leghisti, ora dissidenti) si sta incagliando contro «Villa Sereno». In poche ore, tre esponenti della maggioranza consiliare ci hanno scritto e telefonato per prendere posizione contro la mozione antidanza presentata da «Forza Vercelli»: il documento verrà discusso martedì pomeriggio (non lunedì) in Consiglio comunale. Il primo a farsi vivo è stato Franco Bramante. Ci ha detto: «Non voterò mai a favore di quella mozione, che giudico assurda». E il dottor Franco Bramante, medico conosciuto e stimato in tutta la città, non è certo tipo da tirarsi indietro. Appena dopo la sua telefonata, Cesare Lavarino, che oltre ad essere consigliere della Lega è pure segretario provinciale del Salp (il Sindacato autonomista del Carroccio), ha inviato a «La Stampa» un lungo fax in cui si schiera contro il gruppo Viale-Masini. Premettendo di aver raccolto la testimonianza di alcuni soci del circolo di Villa Sereno, Lavarino parte lancia in resta contro il documento dei suoi ex colleghi di partito. Osserva, duro: «Possiamo dire che sicuramente a Vercelli si riesce a raggiungere il massimo dell'ottusità». Poi rincara la dose: «La Un'immagine dell'assemblea di martedì nostra considerazione, come Salp, è che i gruppi dell'opposizione si preoccupino più di disgregare quanto esiste in Vercelli piuttosto che formulare proposte costruttive». «Purtroppo - continua Lavarino - non tutti gli anziani di Vercelli hanno la possibilità di trascorrere gli anni della terza età in Riviera e di conseguenza meriterebbero molta attenzione in più quelle iniziative spontanee e autogestite che permet¬ pomeriggio al Centro anziani con l'asses tano loro di vivere serenamente, e ancor meglio in allegria, trovando anche nel ballo un'espressione di aggregazione che sarebbe importante trasferire, quale esperienza, in tutti i centri d'incontro della città». Dunque, non solo Lavarino è contrario alla proposta di impedire che si balli a Villa Sereno, ma propone addirittura di estendere le danze in tutti gli altri centri d'incontro della città. sore E, all'osservazione critica di «Forza Vercelli», secondo cui a Villa Sereno arriva troppa gente da fuori provincia (appunto per ballare, la domenica), Lavarino replica secco: «Ma questo potrebbe essere semmai un vanto per Vercelli, a dimostrazione dell'efficienza delle nostre strutture». La pensa esattamente così un altro consigliere della Lega, Davide La Paglia, che ci ha portato ieri una lettera sull'argomento. re Gianna Ardizzone [fotogreppi] ((Alcuni mesi addietro - scrive ho fatto visita al Centro anziani in questione e ho riscontrato un clima di amichevole fratellanza, giustificando il motivo per cui viene ritenuto, da molti anziani, un punto di riferimento quasi unico nella nostra cara città». «Se all'interno ballano, suonano, cantano o giocano a carte - continua La Paglia - non fanno nulla di male, cercano solo di trascorrere felicemente e gioiosamente le loro giornate. Io ho 25 anni, e intravedo in questi anziani lo spirito che anima noi giovani. Non chiedono nulla di trascendentale, solo di potersi divertire. Per questo mi auguro che "Forza Vercelli" ritiri la sua mozione e, se ciò non accadesse, comunico sin d'ora il mio voto contrario». Tre dichiarazioni pubbliche esplicite che si assommano a quella dello stesso assessore ai Servizi sociali Gianna Ardizzone, tutt'altro che intenzionata a vietare i balli al Centro anziani della quinta circoscrizione. Ricordiamo che il gruppo di «Forza Vercelli» ha chiesto che le danze domenicali vengano proibite a Villa Sereno sia perchè disturberebbero la quiete pubblica sia perchè si svolgerebbero a pagamento. Gli anziani hanno ribattuto: non disturbiamo nessuno e non facciamo pagare il biglietto, raccogliamo offerte. [e. d. m.]

Luoghi citati: Vercelli