Ieri in Tribunale a Vercelli seconda udienza del processo inceneritore

Ieri in Tribunale a Vercelli seconda udienza del processo inceneritore Ieri in Tribunale a Vercelli seconda udienza del processo inceneritore E la tangente resta un mistero Ambrosini ribadisce quanto già si sapeva: «Bensaja mi parlò della richiesta di denaro fattagli da Bodo, ma aggiunse anche che non avrebbe pagato». Le deposizioni di Bellini eRobutti n PI E 7/ pm parla dell'indagine VERCELLI. Inceneritore, atto secondo. C'era molta attesa per una delle deposizioni considerate cardine, quella del presidente Arciere Paolo Ambrosini che è l'unico testimone molto indiretto della tangente mai versata. Attesa delusa perchè si è ripetuto solo quello già detto in istruttoria (anzi, forse qualcosa di meno) e la pratica è stata archiviata in dieci minuti, senza novità rispetto a quanto già ampiamente risaputo. «Bensaja è venuto più volte nei nostri uffici - ha detto - per concordare la continuazione del subappalto all'Arciere. Quando parlammo di cifre, mi disse che doveva affrontare altri costi, in particolare il denaro richiestogli da Bodo. Io non capii se era una confidenza oppure un tentativo di tirare sul prezzo del subappalto. Non specificò quanto Bodo gli aveva chiesto ed aggiunse che non avrebbe pagato». Quando avvennero gli incontri? «Tra l'approvazione della delibera e la firma del contratto». Si parlò mai di viaggi in Svizzera? E qui Ambrosini ha modificato le dichiarazioni rese il primo e il 5 ottobre '92 ai procuratori Carli e Scalia: «Non ricordo se si parlò di Svizzera e non mi pare che si sia accennato ad altri affari tra Bodo e lo stesso Bensaja». Allora il presidente dell'Arciere era stato molto più preciso: «Bensaja mi disse del viaggio in Svizzera di Bodo e del loro incontro per definire i dettagli dell'operazione. Non parlò mai di tangente, ma era chiaro che viaggio e incontro avevano senso nell'ambito del discorso di richiesta di denaro». Rispondendo ad una domanda rivoltagli dal presidente Dedonato, Ambrosini ha concluso la deposizione affermando che «Bensaja non mi disse se aveva raccontato ad altri della richiesta di Bodo e nessuno in seguito mi disse di essere a conoscenza pezzi celeberrimi come il mappamondo medievale. Visite anche domani di questo particolare». In precedenza era stato il turno dell'ex consigliere de Eugenio Bellini e dell'ex assessore Carlo Robutti. «Ho letto - ha spiegato Bellini - la relazione di Pizzimbone il 10 luglio prima del Consiglio comunale perchè lui me l'ha portata alle 8 a scuola. Nei parlai poi ai colleghi de durante la preconsiliare, non ricordo chi fosse presente. In aula invece non accennai al fatto che ero a conoscenza dei contenuti perchè le opposizioni già chiedevano che fosse letta». Robutti invece ha ribadito che il 25 agosto la giunta non parlò in sua presenza di Castalia e Iritecne, le ditte che avrebbero dovuto affiancare Celtica e Termomeccanica. «Esaurito l'ordine del giorno io, Albricci e Kotlar ce ne andammo e nessuno ci disse di restare». Franco Cottini ALTRI SERVIZI A PAG. 35 nPRESTASOLPI NELBIELLESE «Abbiamo aperto una breccia nel mondo degli usurai». Così il pm Panichi commenta i primi risultati dell'inda gine che ha portato a due arresti. A PAGINA 36 due NA 36 pgine arre Giovanni Amerio è stato l'unico ex assessore assente alla seconda udienza

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