Incontro a Roma per sollecitare un intervento finanziario e procedurale da parte del governo di Carlo Bologna

Incontro a Roma per sollecitare un intervento finanziario e procedurale da parte del governo Incontro a Roma per sollecitare un intervento finanziario e procedurale da parte del governo Nuova Provincia, appello a Maroni «Servizi, denunciamo l'assoluto ritardo dello Stato» NOVARA. Maroni, pensaci tu. E' l'appello dei presidenti delle Province «madri» ancora proccupati per la dote delle «figlie», in procinto di lasciare la Casa comune. L'incontro che si è svolto a Roma all'Unione Province italiane è stata l'occasione, ancora una volta, per sottolineare quello che lo Stato non ha ancora fatto. Il presidente Luciano De Silvestri e il vice Giandomenico Albertella, ribadiscono: «Denunciamo l'assoluto ritardo con il quale lo Stato sta affrontando la questione del decentramento dei propri servizi nelle nuove entità territoriali. Finora infatti, come è accaduto in particolare nel Verbano Cusio Ossola, gli unici passi concreti sulla strada del decentramento sono stati compiuti dalle province "madri"». L'assemblea degli amministratori ha chiesto un incontro urgente con il neoministro degli Interni Maroni. Sarà proprio la modifica dei criteri della ripartizione della dotazione di bilancio tra province "madri" e "figlie" superando la rigidità dei paramenti (oggi la ripartizione si basa per il 90 per cento sulla popolazione e per il 10 per cneto sulla superficie territoriale) e valutando caso per caso le reali necessità? Tutte domande che emergono dall'analisi delle questioni irrisolte. «I problemi sono comuni a tutte le province - dice il vicepresidente Albertella perchè per nessuna lo Stato ha ancora fatto conoscere il piano di decentramento. E la gente vuole gli uffici statali prima di quelli provinciali. C'è poi la questione finanziaria: tutte hanno predisposto un bilancio diviso ma fare due province con i soldi di una è impossibile senza creare evidentissimi "buchi". Problemi analoghi sono emersi per la definizione della pianta organica che va pensata Il presidente della Provincia Luciano De Silvestri ha chiesto anche l'interessamento dei parlamentari di Novara e Vco lui che dovrà rispondere alle domande dei presidenti delle province di Novara, Vercelli, Milano, Como, Forlì, Firenze e Catanzaro: Come intende completare l'iter procedurale per l'attuazione dei decreti istitutivi delle province? Come affronterà il problema dell'istituzione di un apposito capitolo di spesa per la creazione dei nuovi enti? Cosa si intende fare per il decentramento statale? Come si può affrontare il problema del¬ sulle aspettative future e non in base a parametri superati». Ma sulla via delle province ci sono ancora ostacoli. L'ennesimo l'ha posto un giudice di Codogno che ha sollevato in Corte Costituzionale un'eccezione di legittimità per Lodi poiché - sostiene - prima di istituire le province occorreva delimitare le aree metropolitane. E la Corte, pur non pronunciandosi ancora ufficialmente, ha ravvisato elementi di fondatezza alla richiesta. Potrebbe esserci una violazione dell'articolo 63 della legge 162 sugli Enti locali. Chi non perde tempo è la Provincia di Novara. Il piano di decentramento è partito. «Ci sono ritardi solo per l'apertura degli uffici in via Cesare Battisti - dice Albertella - ma nel frattempo amplieremo quelli in via Carale di Masera. Non vogliamo penalizzare nessuno». Carlo Bologna TEMPO PREVISTO. Cielo da nuvoloso a molto nuvoloso, con piogge sparse e locali rovesci. TEMPERATURA. In aumento nei valori minimi. VENTI. Moderati meridionali. TENDENZA DEL TEMPO. Cielo irregolarmente nuvoloso con locali addensamenti associati a deboli precipitazioni.

Persone citate: Albertella, Giandomenico Albertella, Luciano De Silvestri, Maroni