«Schindler's List» Una canaglia-eroe e sette Oscar

«Schindler's List» Una canaglia-eroe e sette Oscar «Schindler's List» Una canaglia-eroe e sette Oscar STEVEN Spielberg, trionfatore all'Oscar, dopo «Jurassic Park» ha fatto in bianco e nero, in tre ore e un quarto, girando in Polonia, non un film sull'Olocausto, ma sull'evoluzione di una canaglia: raccontando come, durante la seconda guerra mondiale, Oskar Schindler, un piccolo affarista dei Sudeti iscritto al partito nazista, intenzionato a sfruttare per una sua fabbrica la manodopera a buon mercato rappresentata dagli ebrei polacchi perseguitati dai nazisti, si trasformò in salvatore, sottraendo alla morte oltre mille condannati. Thomas Keneally, l'autore del libro pubblicato da Frassinelli da cui è tratto il film, scrive che «questa è la storia di un trionfo del bene sul male: in termini misurabili, quantificabili, inconfutabili». Spielberg non offre a nessuno l'occasione di argomentazioni antisemite né di teorizzazioni razziste. Non cade nella trappola consueta di mitizzare i nazisti come diaboliche estetiche incarnazioni del Male, ma li presenta come militari brutali per obbedienza e per impunità oppure come ufficiali corrompibili e corrotti; non mitizza le vittime come creature perfette; fa un film di straordinario dinamismo interno, bello, commovente, meritorio. SCHINDLER'S LIST LA LISTA DI SCHINDLER di Steven Spielberg con Liam Neeson, Ralph Fiennes, Ben Kingsley: Usa, 1993 TRIESTE, Cinema Ariston TORINO, Arlecchino, Olimpia 2 MILANO, Colosseo Visconti, Eliseo, Odeon 2 GENOVA, Palazzo BOLOGNA, Admiral, Roma d Essai FIRENZE, Portico ROMA, Ciak 2, Etoile, Reale, Ritz

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