Tolto il passaporto a Craxi di Susanna Marzolla

Deve consegnarlo entro 48 ore: ma dov'è l'ex segretario psi? Deve consegnarlo entro 48 ore: ma dov'è l'ex segretario psi? Tolto il passaporto a Craxi Per Enimont e Banco Ambrosiano E Craxi invia un fax: «Tutti sapevano benissimo dove sono, dove vado e dove abito» moralmente odiosa... un concerto persecutorio che è del tutto evidente». Ma, Craxi, cosa ha intenzione di fare? «Contro ogni azione che ha solo un carattere persecutorio io intendo continuare a difendermi. Lo faccio e lo farò non solo per me ma anche perché l'uso e equilibrato e giusto del potere giudiziario rappresenta una barriera di civiltà per tutti». Però non dice se ha intenzione di consegnare o me¬ no il passaporto. viaggio di rientro. Dov'è Bettino Craxi? Cosa ha intenzione di fare? Cosa può succedere? Ipotesi numero uno: Craxi è in Italia, consegna spontaneamente il passaporto, e attende «fiducioso» che «la giustizia faccia il suo corso», affrontando i processi già in corso e quelli che verranno. Ipotesi numero due: Craxi è all'estero, va ad un consolato dove viene organizzato il suo Ipotesi numero tre: Craxi è in Italia ma non consegna spontaneamente il passaporto; i magistrati potrebbero ordinare il sequestro del documento, oppure decidere di «allertare» le frontiere. Ipotesi numero quattro: Craxi è all'estero e non rientra. Qui la cosa si complica. Occorre capire se sa del provvedimento: e non ci sono dubbi, ha inviato per l'appunto un comunicato di protesta. Occorre capire quali sono i tempi «ragionevoli» del suo possibile rientro. Ma, passati questi tempi, scatterebbero provvedimenti più severi. «Provvedimenti restrittivi», dicono a Palazzo di giustizia: in sintesi, un mandato di cattura internazionale. Un Craxi ricercato? I legali dell'ex segretario psi sanno benissimo che questa eventualità esiste e stanno studiando la linea da seguire per non arrivare al «provvedimento estremo». Ma sarà difficile, se Craxi decidesse di non farsi vivo. Infatti il gip Ghitti e il suo collega Grigo hanno motivato il ritiro del passaporto proprio con questo argomento: pericolo di fuga. Ghitti ha scritto novanta pagine per spiegare la sua decisione, ripercorrendo le tappe delle inchieste che hanno coinvolto Craxi a partire da quel dicembre '92 quando riceve il suo primo avviso di garanzia. Ne se- va il gip, «ha evidenti disponibilità all'estero»: si parla della casa di Hammammet (e in Tunisia la moglie di Craxi ha già preso la residenza); si parla dei vari conti in banche straniere, a cominciare da «Hambest», alla Bil di Lussemburgo, dove sono finiti i miliardi di Enimont. E' intestato a Mauro Giallombardo, che di Craxi è stato segretario particolare: sostiene che il vero titolare è «un uomo d'affari arabo» ma poi ammette che «era anche nella disponibilità del psi». E poi quel giro di conti che passa dall'Estremo Oriente, su cui sta tuttora indagando Di Pietro... Insomma secondo il gip ce n'è abbastanza per ipotizzare che Craxi possa, se vuole, fuggire (o restare) all'estero: via il passaporto, dunque. E poi? guiranno diversi altri, per un complessivo giro di tangenti e finanziamenti illeciti di decine di miliardi. Ci sono le buste che il «postino» Silvano Larini consegna nell'ufficio di piazza Duomo 19 per gli appalti della Metropolitana milanese (inchiesta finita, si sta svolgendo l'udienza preliminare). Ci sono le tangenti dell'Enel e i finaziamenti dall'Eni tramite il banchiere Pacini Battaglia (inchieste ancora in corso). Ci sono i 7 miliardi e mezzo per Enimont e i 3 miliardi e mezzo ricevuti dalla Montedison nel '92 (richiesta di rinvio a giudizio). Poi ancora altri episodi collaterali e i due processi in cui Craxi è già imputato: quello per Eni-Sai e quello, appena fissato, per il conto Protezione. Insomma un lungo elenco, con evidenti rischi di condanna, per una persona che, osser- Susanna Marzolla

Luoghi citati: Estremo Oriente, Italia, Lussemburgo, Tunisia