Credit cards 6 condanne
Processati in tribunale gli ultimi imputati della maxitruffa Processati in tribunale gli ultimi imputati della maxitruffa Credit cards, 6 condanne Al capo della banda, titolare della boutique «Clicò» di piazza San Carlo, inflitti 8 anni: avrebbe usato personalmente357 carte di credito falsificate Gli ultimi sei imputati dell'inchiesta sulle carte di credito falsificate hanno scelto il rito ordinario ma i giudici della seconda sezione del tribunale (presidente Malchiodi) non sono stati clementi. La pena più alta, 8 anni di reclusione, è stata inflitta a Massimo Molina, titolare della boutique «Clicò» di piazza San Carlo. Secondo il pm Andrea Bascheri, Molina era il capo della banda che ha ideato la maxitruffa, realizzata con la falsificazione delle bande magnetiche di centinaia di documenti sottratti agli ignari clienti: avrebbe utilizzato personalmente 357 carte di credito fasulle. Condanna a quattro anni di carcere per il tunisino Amor Jelassi, altro organizzatore della truffa; tre anni per Enrico Decisi, socio del Clicò; tre anni anche per Antonio Del Peschio, titolare del ristorante pizzeria «Il Colosseo», condannato per l'uso delle carte falsificate; due anni e mezzo per il terzo socio del Clicò, Ugo Corsari, responsabile di ri- cettazione, e per lo slavo Miro Misic, unico latitante, condannato per uso di carte false. L'inchiesta,cominciata nell'estate del '92, ha coinvolto una trentina di persone tutte condannate. Quasi tutti hanno patteggiato davanti al gip: come Domenico Sette, titolare di «Seven Gold» e di «Preziosi nel tempo» di via Lagrange, e Rolando Costanza, dell'«Acchito Shop» di Caluso (un anno eli mesi di carcere); Giovanni Giannotti, ti¬ tolare di «Bruschi» di piazza San Carlo (un anno, 10 mesi e 10 giorni); Ugo Fiorio della gioielleria «Astrua» di via Roma (un anno e 9 mesi); Vittorio Urbani, proprietario dell'omonimo ristorante di via Saluzzo (un anno e 7 mesi); Bruno Curreli, titolare dell'omonima gioielleria di via Mogadiscio (un anno e 10 mesi); Claudio Fornaca, socio di «Preziosi Doc» di via San Francesco d'Assisi (9 mesi). Nel processo conclusosi ieri, Roberto Ghetti, l'unico che aveva la possibilità di essere assolto, ha scelto di patteggiare con sei mesi di reclusione. Al dibattimento, iniziato il 14 marzo, sono stati sentiti trecento testimoni, persone alle quali era stata sottratta la carta di credito. La Bankamericard (il responsabile del servizio di sicurezza Bartoletti era presente ieri all'ultima udienza) si è costituita parte civile con l'avvocato Matteo Rossi di Milano; la Cartasì con l'avvocato Anfora; la Topcard della Bnl con l'avvocato Fariello. Massimo Molina titolare di una boutique in piazza San Carlo è stato condannato a otto anni per la vicenda delle carte di credito falsificate
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