«Solo per incassare dollari» di Cristiano Chiavegato

«Solo per incassare dollari» «Solo per incassare dollari» C'è una strana atmosfera nel Principato, alla vigilia delle prime prove del Gran Premio di FI. Da una parte l'attesa per la conferenza di Berger (correrà o no?) che nel pomeriggio annuncerà le sue decisioni, con gli organizzatori timorosi di perdere un altro dei possibili protagonisti. Poi le polemiche che infuriano ancora, rinfocolate da dichiarazioni pesantissime di Damon Hill, compagno di squadra di Senna, contro la Federazione. Dall'altra la notizia che i biglietti, gli alberghi e i ristoranti sono quasi esauriti, malgrado i prezzi. Restano solo alcuni tagliandi di tribuna (non i migliori) e un certo numero di «ingressi» senza numerazione. E' il risultato delle discussioni che, dopo le tragiche vicende di Imola, hanno fatto in un certo senso da grancassa all'avvenimento. Ma anche della morbosa attenzione del pubblico, che invece di disertare le gare per manifestare il suo dolore, si affretta a partecipare. Un'intervista a Damon Hill, pubblicata ieri dal Daily Mail, ha provocato non pochi turbamenti alla Federazione Internazionale Automobilistica. «Questi signori in blazer - ha dichiarato il pilota inglese - non sanno nulla della sicurezza in FI. Anzi, parlare di SAN PAULO. Michael Douglas o Jean Paul Belmondo (ma non ha 61 anni?) potrebbero interpretare Ayrton Senna nel film che la Transcontinental, una Casa cinematografica di Hollywood specializzata in cinema d'azione, sta preparando per il prossimo Natale. Secondo il produttore Charles Nizet (regista John Carpenter), la pellicola si farà anche senza l'assenso dei familiari del pilota. Lo ha annunciato il quotidiano brasiliano «O Globo». La Casa, che vuole i diritti sulla vita del campione scomparso, è nota per aver prodotto, nel 1966, il film più famoso sulla FI, «Grand Prix», con James Garner e Yves Montand. «La storia di Senna è troppo bella. Non possiamo perdere l'occasione di farne un film - afferma Nizet, con grande cinismo -. Anche se la famiglia non sarà d'accordo, noi andremo avanti lo stesso. Il film verrà realizzato in economia, impiegando tra 5 e 10 milioni di dollari perché vogliamo farlo per guadagnare soldi». sicurezza con loro è una missione impossibile, come spiegare la democrazia a Stalin. Non sono mai saliti su una monoposto, non possono capire cosa significhi guidare a oltre 300 km orari su una pista stretta fra due muretti di cemento, con altre 25 vetture dietro. Ritengo che la responsabilità circa la nostra incolumità sia dell'autorità sportiva. Noi piloti continuiamo a guidare nelle condizioni - più pericolose perché la concorrenza è severa. E c'è sempre qualcuno disposto a tutto per vincere». Anche un po' di autocritica, dunque, da parte di Hill, che gui¬ derà l'unica Williams iscritta. Ma non serve ad allentare le tensioni. Persino la decisione di lasciare libera la prima fila di partenza, per onorare la memoria di Ratzenberger e Senna, ha sollevato critiche: c'è infatti chi dice che così i piloti avranno più spazio per lanciarsi al via e arriveranno a una velocità superiore alla prima curva, davanti alla chiesa di Santa Devota. E neppure la sistemazione di chicanes all'ingresso e all'uscita dei box ha trovato consensi unanimi: c'è il timore che possano creare pericolosi ostacoli ai concorrenti, causando incidenti. In¬ Cristiano Chiavegato

Luoghi citati: Hollywood, Imola