Non solo cronaca

Non solo cronaca Non solo cronaca S'avanza sulle scene una nuova mitologia Dreyfus e Nixon come Giove e Giunone jl ERA in città un grande la" drone». E' l'incipit dell'oratorio su Mani Pulite andato in scena nella chiesa di San I ta Maria della Scala a Verona il 26 gennaio scorso, musicato da padre Valentino Donella e dedicato a Tangentopoli. Primo esempio di instant-opera, un modo di coniugare teatro e politica. E accanto agli esempi tedeschi si potrebbero citare quelli americani di John Adams che, con la complicità registica di Peter Sellare, ha messo in musica l'avventura di Nixon in Cina o il dirottamento dell'Achille Lauro (La morte di Klinghoffer). Ma da noi la casistica si ferma alle avventure di Di Pietro? Per niente, ecco il bandito Giuliano, Marilyn Monroe, o Carlotta Corday: tre opere di Lorenzo Ferrerò. Ma si tratta poi veramente di cronaca politica o non sarà piuttosto la messa in scena di una mitologia contemporanea? Lorenzo Ferrerò ne è convinto: «Il caso Dreyfus è la storia esemplare del processo ingiusto, Patty Hearst è la storia esemplare della donna che tradisce la sua classe di origine, il bandito Giuliano è l'eroe romantico, Nixon in Cina è un evento epocale. Questa insomma è mitologia più che attualità». Qualche cosa di simile a quel che faceva il teatro barocco quando metteva in scena le avventure di Giove o Giunone? «Certo, ed è giusto che l'opera si nutra di questa mitologia attuale, perché il teatro d'opera gode di quella convenzionalità che il cinema non ha: al cinema i personaggi devono essere più verosimili». Regista di opere contemporanee, Wozzeck, Cardillac, Jenufa, per Liliana Cavani un'opera bella, ben allestita è un'opera politica «perché si fa cultura civica, cultura musicale. Semplicemente in questo modo si parla attraverso l'emozione invece che con la discussione». Senza dimenticare che quel che più conta, oltre al soggetto, è l'ap¬ ALE

Luoghi citati: Cina, Verona