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«Arafat non dorme più» «Arafat non dorme più» tranquilli, che noi rappresentavamo il nostro popolo e la sua nuova storia. Ma la notte è venuta che noi ancora aspettavamo, e le ore passavano e poi ci hanno detto che si rimandava un'altra volta. Era quasi mezzanotte, la tensione e l'attesa ci mordeva il cervello; siamo rientrati a testa bassa sulle nostre brandine... Ma ora è un giorno nuovo, e io ho 7 cugini qui a Gaza, e la famiglia dei miei zii e i parenti di mia padre. Saranno giorni lunghi». Se lo porta via la folla. Né gli israeliani né i palestinesi hanno spiegato questi 5 oscuri giorni di ritardo. Lunedì sera, poi, la festa delusa aveva anche fatto morti e feriti, in uno scontro Il leader serbo Milosevic redattore capo della rete televisiva «Politika» Tijanic e dal suo vice Tirnanic, due dei giornalisti più noti di Belgrado e che hanno spesso criticato Milosevic. Accanto a ogni nome il settimanale pubblica la relativa ricevuta bancaria. «Srpska Ree» è diretta da Danica Draskovic, la moglie di Vuk Draskovic, capo del partito del Rinnovamento serbo, uno dei principali oppositori di Milosevic. Dopo esser stati picchiati a sangue dalla milizia jugoslava, l'anno scorso, i due hanno trascorso alcuni mesi in galera. La prima a essere liberata è stata Danica, poi, con l'intervento della moglie del presidente francese, Danielle Mitterrand, è stato ri- interminabile tra i soldati israeliani e le pietre dei balilla palestinesi: da questa parte era passato solo il gen. Nasser Youssef, comandante in capo dell'«esercito» del nuovo Stato, e gli ufficiali del suo staff; e la rabbia aveva fatto digrignare i denti della notte di Gaza. Quelle pietre intransigenti sono parse il messaggio che Hamas lanciava al nuovo «governo» palestinese, e ieri mattina Israele ha risposto immediatamente con un'incursione sui villaggi del Libano meridionale, dove dominano Hamas e gli estremisti dell'Olp; in serata è arrivata la controrisposta, con un'autobomba piazzata a una stazione di autobus, a Ramalla. Ha fatto solo feri¬ Mimmo Candito