Correre o no? Berger tentenna

F. 1: i tormenti del pilota della Ferrari alla vigilia del G. P. di Montecarlo F. 1: i tormenti del pilota della Ferrari alla vigilia del G. P. di Montecarlo Correre o no? Berger tentenna «La morte di Senna mi ha sconvolto Ora sono in una situazione difficile» Internazionali di tennis sotto l'acqua E per Cane a Roma un giorno da leone Battuto il peruviano Yzaga (n. 26) Derby azzurro, Furlan liquida Pozzi Berger insieme con un tecnico della Ferrari: il pilota austriaco comunicherà domani a Montecarlo se correrà nell'insidiosa pista del Principato A Maranello si dicono «sereni e tranquilli» Le prove sono in programma giovedì e sabato Dopo i tragici fatti di Imola è cominciata a circolare una voce: Gerhard Berger, pilota della Ferrari, avrebbe deciso di abbandonare le corse. Un'indiscrezione, più che altro, nata da presunte confidenze che il trentaquatrenne corridore austriaco avrebbe fatto a un amico e connazionale. Si trattava di affermazioni vaghe, in quanto non veniva precisato se Berger avesse l'intenzione di smettere subito, cioè di non partecipare neppure al Gran Premio di Montecarlo, che s'inizierà giovedì, oppure se il suo fosse un proposito per fine stagione. Ma nell'ambiente automobilistico se ne ò parlato molto, e con insistenza. Infine, l'altra sera a Vienna, reduce dai funerali di Senna e Ratzenberger, in un'intervista televisiva Berger si è espresso pubblicamente sui suoi attuali problemi morali e psicologici. Ha detto di essere rimasto terribilmente choccato dalla morte dei suoi due amici e di non avere al momento alcuna voglia di correre, pur non avendo ancora preso una decisione definitiva in materia. Il corridore di Woergl, che partecipava a una tavola rotonda insieme con Niki Lauda, ha anche precisato: «Per adesso, ho zero voglia di sedermi di nuovo in un'auto da corsa. Non me la sento ancora». A chi gli ha chiesto se sia prossimo a ritirarsi dalle competizioni o comunque intenzionato a non partecipare domenica prossima al Gran Premio di Montecarlo, Gerhard ha risposto di non aver preso, per ora, alcuna decisione in merito. «I miei sentimenti mi dicono - ha soltanto dichiarato - che non sono pronto». Anche a proposito della proposta, avanzata da Lauda, di far¬ si eleggere portavoce di una associazione dei piloti, da istituire allo scopo di promuovere la sicurezza dei corridori, Berger ha precisato di non sapere se accetterebbe l'eventuale incarico. Lauda, ricordando il suo incidente nel quale è rimasto sfigurato al volto, ha dato ragione al connazionale, dicendo che lo choc non può essere superato con il raziocinio e che soltanto un equilibrio interiore, dal cuore e dai sentimenti, può farlo tornare al volante. Berger ha comunque annunciato che terrà una conferenza stampa alle 16,15 di domani nell'Hotel Hermitage di Monaco. Nell'occasione il pilota austriaco renderà nota la sua decisione di partecipare o no al Gran Premio. La Ferrari, si è definita «serena e tranquilla», nella consapevolezza che «qualsiasi decisione prenderà Gerhard sarà quella giusta». Interpellato al telefono, Berger ha confermato di aver pronunciato le frasi riportate. «Ma le ho dette - ha voluto precisare in un contesto molto più ampio. Volevo soprattutto descrivere la situazione psicologica e di spirito in cui mi trovo da qualche giorno. Per questo motivo ho deciso di convocare la stampa, per comunicare personalmente quello che farò». Ora non resta che attendere. Non bisogna neppure dimenticare che Berger negli ultimi anni è stato protagonista di numerosi incidenti, non ultimo quello di Imola nel 1992, quando, uscendo a 250 chilometri orari nella stessa curva del Tamburello dove ha trovato la morte Senna, rischiò di bruciare, rimanendo comunque ustionato a una mano e al torace, e salvandosi soprattutto per il pronto intervento dei ROMA mancino barese. Furlan ha concesso all'avversario solo tre giochi, due dei quali sul proprio servizio. Ha costretto il povero Pozzi, alquanto stralunato, a lunghi scambi dal fondo, che si concludevano ovviamente a suo favore, e ha infilato con precisi passanti il rivale ogni volta che si faceva sotto cercando la soluzione a rete. «Ho avuto un momento di appannamento in questa fase della stagione ma ora le cose stanno andando bene» ha detto Furlan dopo la facile vittoria. Facile per chi guarda, ha detto lui, non certo per chi sta in campo: «Non lasciatevi ingannare dal punteggio. E' stata dura, in fondo si è trattato di un derby, e in queste condizioni nulla è mai troppo scontato». Renzo Furlan ha comunque riconosciuto di essere stato favorito dal campo umido per la pioggia. Fra l'altro, e non si capisce per quale misteriosa ragione, non erano stati neppure usati i teloni di protezione. Pozzi ha ottenuto un record: è stato il primo giocatore ad essere eliminato dal torneo. Furlan, invece, appena dopo il match, ha cominciato a pensare con giustificato terrore all'avversario che presumibilmente dovrà incontrare al 2° turno, vale a dire all'ucraino Medvedev, vincitore del torneo di Amburgo e uno dei giocatori più brillanti in questa prima fase di stagione sulla terra rossa. DAL NOSTRO INVIATO La migliore edizione degli Open d'Italia (sulla carta) è cominciata nel modo peggiore. La pioggia, ospite fastidiosa e sgradita, ha mandato all'aria i programmi della prima giornata. Soltanto sul far della sera, dopo un pomeriggio di attese, il tempo è leggermente migliorato permettendo l'inizio delle gare. Gli organizzatori, però, hanno cambiato l'ordine degli incontri, mandando in albergo Sampras e Courier, fra gli altri, e lasciando spazio agli italiani, forse per concedere una volta tanto tutto il palcoscenico ai nostri pallidi eroi. Paolino Cane, peraltro reduce dai misfatti di Madrid, ha dato ragione alla scelta. Era ispirato, il bolognese, con un sacco di rabbia addosso, e così ha servito ai suoi tifosi, sempre numerosi e rumorosi, un match di ottimo livello tecnico e di rara intensità emotiva. Dopo due ore e mezzo di battaglia ha battuto al terzo set il peruviano Jaime Yzaga, n. 26 al mondo e semifinalista quest'anno a Filadelfia e Madrid. Il set decisivo è stato molto bello, anche perchè pochi pensavano cfye Cane, che aveva vinto il primo set perdendo il secondo 6-1, fosse in grado di effettuare la difficile rimonta. Paolino perdeva 5-2 e Yzaga al servizio. Ha ottenuto il break e poi, sul 4-5, ha salvato un match point ed è andato a vincere l'incontro 7-5. C'è stato anche un derby, nella serata dedicata agli azzurri, e Renzo Furlan in poco più di un'ora ha fatto a pezzi Gianluca Pozzi com'era peraltro ampiamente previsto viste le condizioni del campo, allentato per la pioggia e dunque non adatto alle caratteristiche di attaccante del =>«■ ujq< a <Z £ l £il? ujH d. Q< | OQ H c/i — OO f- - OE § zu 3 o- UJ.,1 1 WUJ g aiUJ J