Louis Aragon la Letteratura dei Ciarlatani

laLetteratura m Ciarlatani laLetteratura m Ciarlatani qualità e l'integrità della riproduzione digitale delle immagini. E poi, adesso che con pochi soldi si può acquistare una visita a un museo senza muoversi di casa, adesso che l'esperienza virtuale può venire interrotta, ripetuta, manipolata in qualunque momento ci sarà ancora gente che va a visitare i musei? Dopo avere conosciuto la versione di¬ essere à la page». Dopo aver descritto le meschine piccinerie dell'uomo, Aragon affonda il pugnale nel cuore dell'opera: «All'epoca di cui parlo pensavo che 0 personaggio fosse ben inferiore ai suoi libri. Oggi capisco che è singolarmente pari a loro». Spiegazione: «Ha passato la sua vita a scoprire problemi di prima grandezza, quelli intorno ai quali doveva scatenarsi la lotta intellettuale di tutta una generazione. Ma nello stesso momento li falsava, dava loro una soluzione affrettata e ridicola. Cosicché intellettualmente André Gide risulta essere empirico e precursore, ma soprattutto empirico e ciarlatano». Inoltre era avidamente attaccato ai soldi, tanto da lasciar gelare i suoi Tra i giovanissimi, Aragon non sopportava Raymond Radiguet: «Sembrava uccidesse con gli occhi assolutamente tutte le persone presenti. Che cattiveria!...». Tzara aveva commesso l'errore di definirlo «in maniera del tutto gratuita» l'anti-Aragon. Ci sono poi gli episodi di vita vissuta. La prima volta, tanto per citarne uno, di Aragon, Eluard e Tzara al bordello. Insieme per darsi coraggio. Dopo rituali convenevoli e libagioni, i tre vennero invitati a scegliersi una signorina a testa. «Poco desiderosi di svelarci ognuno agli altri tre, fummo assaliti dal pudore». Tzara poi le fece mettere in fila e contò fino a 107 perché a decidere fosse la sorte. Eluard chiese ad Aragon di scegliere per lui e Aragon «per pura cattiveria» gliene destinò una con il naso da sifilitica. Per sé, scelse senza guardare. Dopo amplessi totalmente fallimentari per tutti e tre, timorosi e impacciati clienti, Aragon si accorse di non aver soldi sufficienti. Pagò Tzara. Ai balletti russi, altro episodio istruttivo, Tzara si era trovato nello stesso palco con Madame Lanvin, la quale aveva posato su una sedia il suo lungo mantello con collo di zibellino. A fine spettacolo, tornata la luce in sala, il collo di zibellino era stato scucito dal mantello. Tza¬ Più pettegolezzo che critica: «Sono omuncoli brutti e legati al denaro» visitatori («Erano sempre rigori da Groenlandia»), lasciava che la posta si accumulasse nella buca perché la gente dicesse «quanto gli scrivono». Era «sgradevole». «Non credo di aver compiuto sovente mansione così arida e così poco divertente quanto un incontro con Gide». Verso Tristan Tzara, Aragon è più ironico. Rievoca la prima volta che lo vide al suo arrivo a Parigi, gennaio 1919: «Un omettino bruno... Non avendolo mai immaginato di quel formato, un giovane giapponese visto al binocolo, ebbi una piccola esitazione». Poco oltre però: «Che brutto!». Il suo vizio principale? Abbandonare le idee che gli stanno più a cuore non appena sente che vengono assimilate da altri. Così Tzara fece con la psicanalisi. «Di Freud - racconta Aragon - diceva un gran male: un personaggio completamente abbrutito... Che aveva costruito il suo sistema su una specie di ideale borghese, un prototipo dell'uomo normale». Quanto a Einstein, Aragon lascia capire che Tzara si inventava bellamente di essere stato un suo intimo. E che di Einstein faceva proprie in maniera assai singolare le teorie «in modo da far sì che confermassero Dada». Si inventava ad esempio che il grand'uomo gli avesse detto: «Se guardate all'infinito che cosa vedete? Il vostro didietro». E gli aveva confessato, millantava Tzara, «che non capiva neanche una parola delle sue stesse scoperte», Tutte le grandi istituzioni americane riversano in Cd-Rom i loro capolavori - sostiene -. Puoi imparare di più dal computer che dal quadro. Puoi correggere il colore delle immagini come se fossero sotto l'effetto della luce naturale. Puoi allargarle; Puoi paragonare un vero con un falso». L'opposizione ai recenti accordi tra venerabili musei e editori di software alla ricerca di nuovi mercati non è fondata solo su nobili

Luoghi citati: Groenlandia, Parigi