Pronte le manette per il boia delle Ardeatine
Dopo la richiesta di estradizione presentata dall'Italia: sarà processato dal tribunale militare Dopo la richiesta di estradizione presentata dall'Italia: sarà processato dal tribunale militare Pronte le manette per il boia delle Ardeatine L'Argentina conferma-, arresteremo l'ex SSPriebke r Ma contro di lui servono altre prove ha precisato il procuratore militare Antonino Intelisano, sia in base alla legge italiana che alla risoluzione dell'Onu del 1968 sui crimini di guerra. In sostanza, dunque, Priebke non dovrebbe farla franca, Argentina permettendo. Quanto alle autorità tedesche, mantengono sulla vicenda la solita imbarazzata posizione: «Stanno esaminando il caso» secondo fonti governative, ma per il momento non si M -f«V ■ #■ vtw, «u.— ••;»»»»■« parla di richiesta di estradizione. La stampa tedesca peraltro ha dato pochissimo risalto al ritrovamento dell'ufficiale, mentre - stando al console onorario tedesco a Bariloche - Priebke dovrebbe ancora disporre di un regolare passaporto tedesco. In quel di San Carlos di Bariloche poi, la notizia non ha suscitato sgomento più di tanto. La cittadina si può dire che sia una enclave tedesca. * • ** perché ci vivono molti emigrati dalla Germania, alcuni dei quali con precedenti nazisti. Tra questi ci fu Antoine Maes, ministro della propaganda nel governo nazista del Belgio e morto a Bariloche nell'86. A pochi isolati da Priebke vive ancora Juan Maler che, secondo il centro Simon Wiesenthal, sarebbe un ex agente dei servizi segreti nazisti e aiutò molti criminali ■i-I "" di guerra a rifugiarsi in Sudamerica. Insomma l'aria di casa non mancava a «don» Erick Priebke, che in città è un notabile onorato e rispettato e stando alla testimonianza di Thomas Buch, altro tedesco del luogo nessuno ignora il suo passato di nazista. Lui stesso ne parla in tivù. In un'intervista concessa venerdì alla rete statale argentina Atc ma trasmessa solo ieri, Priebke sostiene che se alle Fosse Ardeatine, il 24 marzo 1944, furono uccise 335 persone e non 330, la responsabilità fu della polizia italiana che sbagliò i conti. «Gli italiani dovevano inviare il numero di prigionieri mancanti e qui pare che ci fu un errore, che ce ne portarono cinque di più: in pratica ce li hanno appioppati». Un altro ufficiale nazista, Otto Ernst Remer, ex comandante del quartier generale di Hitler, ha scelto invece la Spagna per evitare una pena carceraria. Remer nel '92 è stato condannato dai giudici tedeschi a 22 mesi per istigazione all'odio razziale. Secondo informazioni del settimanale televisivo «Report», l'ex generale di brigata, che ha 81 anni ed è una delle figure di spicco dell'estrema destra tedesca, si è rifugiato a Barcellona da un neonazista austriaco, Gerd Honsik, anch'egli fuggiasco». Raffaello Masci WBESEN NEL 1989 un collaboratore del Centro di Documentazione argentino mi scrisse una lettera, nella quale mi dava informazioni su Erich Priebke, che era stato un ufficiale nazista e che all'epoca, il 1989 appunto, viveva in Argentina, dove presiedeva l'associazione culturale tedesco-argentina. Ci veniva anche chiesto se sapevamo qualcosa di concreto per quanto concerneva l'appartenenza di Priebke al nazismo e la sua attività durante il regime. Il suo nome si trovava sulla lista delle SS del Fùhrer, il suo numero di SS era 290 305 (data di iscrizione: 29.1.37), quello di membro del partito 3 280 478 (dal 1.7.33). Una richiesta al Centro Documentazione di Berlino rivelò la sua appartenenza alla Gestapo sia a Berlino sia in Italia. Simon Wiesenthal Accuse contro < di lui non ce n'erano. Abbiamo anche scoperto che era stato commissario di polizia a Brescia (nel 1944) ed era vissuto a Vipiteno, nel Sud Tirolo. Tutte le ricerche successive sulla sua attività a Vipiteno e a Brescia non hanno dato risultati né sono state rintracciate ulteriori informazioni sul suo passaggio in Italia. Stando ai resoconti, qualcuno ha sentito dire dagli amici di Priebke in Argentina che doveva essere stato anche a Roma. Ma neppure a questo proposito c'erano concrete imputazioni. All'inizio di aprile di quest'anno la rete televisiva Abc di Londra ci ha rivolto alcune domande a proposito di Erich Priebke e Rein- di 1 cecdditedsitsbgvcauptgto NTHAL hardt Kops, alias Juan Maler, e noi abbiamo comunicato all'Abc tutto quello che sapevamo. In più, abbiamo inviato loro il carteggio contenuto nel dossier intestato al suo nome. Giornalisti dell'emittente televisiva hanno poi parlato con Priebke e ottenuto da lui altre informazioni. Il nostro Centro di Los Angeles è riuscito a procurare due documenti, uno firmato da Priebke, l'altro da un suo sottoposto. Nei documenti si annuncia l'arresto di due ebrei, Manlio Sonnino e Isacco Tagliacozzo. Come sappiamo oggi, entrambi furono portati alle Fosse Ardeatine e uccisi come ostaggi. Il capo di Priebke era Kappler, che è già stato processato in Italia per l'eccidio delle Fosse Ardeatine. Come si è saputo in seguito, Priebke era presente alla fucilazione degli ostaggi e a quel che si dice ha ammesso di averne ucciso uno. Questo è la stato attuale delle nostre conoscenze. Adesso aspettiamo di vedere su che cosa la giustizia italiana baserà la richiesta di estradizione. Una richiesta del genere potrebbe avere successo solo se la giustizia italiana riuscisse a procurarsi altre prove contro Priebke, oltre ai documenti che già possiede. A mio modo di vedere, il caso Priebke, oggi come in passato, è un caso aperto. Ma è già una novità che un governo italiano intenda processarlo perché negli ultimi quindici anni nessun governo italiano ha mai fatto niente contro i nazisti. hal hai j Simon Wiesenthal hai
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