Telecom parto rinviato di Roberto Ippolito

Slitta al 19 maggio la fusione tra Sip, Iritel, Italcable, Sirm e Telespazio Slitta al 19 maggio la fusione tra Sip, Iritel, Italcable, Sirm e Telespazio Telecom, parlo rinviato Per le assemblee si attende Berlusconi ROMA. Aspettando Silvio. In attesa che Berlusconi, leader di Forza Italia, formi il governo, slittano di una settimana le nomine dpi signori dei telefoni. Non avverrà più giovedì 12, ma il 19 la scelta dei managers che guideranno la Telecom Italia, la società che vedrà la luce grazie alla fusione di Sip, Iritel, Italcable, Sirm e Telespazio. Romano Prodi, presidente dell'Iri, e Michele Tedeschi, amministratore delegato della Stet (la finanziaria del gruppo pubblico a cui fanno capo le cinque società) hanno concordato sull'opportunità del rinvio. Si sono consultati sabato e ieri, decidendo di non far svolgere in prima convocazione ma in seconda le assemblee di Sip, Iritel, Italcablc, Sirm e Telespazio. E questo, dicono alla Stet, «per un atto di doverosa attenzione verso il nuovo esecutivo». Altrimenti Berlusconi e il neo ministro del tesoro, probabilmente Lamberto Dini, appena insediati avrebbero dovuto occuparsi delle nomine. In altre parole, i vertici della Telecom Italia sarebbero stati decisi in fretta e furia. Gli attuali amministratori delle singole società si sarebbero forse avvantaggiati. Ma un'eventuale promozione alla Telecom Italia, imposta dal poco tempo a disposizione, sarebbe stata poi cancellabile. Prodi e Tedeschi hanno preferito un atto di riguardo per Berlusconi. E così hanno evitato una brutta partenza al gestore unico delle telecomunicazioni che prende il posto di cinque aziende diverse. Ernesto Pascale, presidente della Sip, è quindi costretto ad aspettare una settimana in più per l'okay formale delle assemblee alla sospirata fusione. Fra l'altro, almeno finora, è proprio lui il candidato numero uno alla guida della Telecom Italia. Un tempo legato alla democrazia cristiana, Pascale godrebbe di molti consensi nella nuova maggioranza. In particolare Maurizio Gasparri, responsabile economico di Alleanza nazionale, non perde occasione per esprimere apprezzamenti verso il presidente Sip. Il rinvio voluto da Prodi e Tedeschi affida a Berlusconi la regia di una delle più importanti partite di potere nelle imprese pubbliche. 11 settore delle telecomunicazioni è da sempre ambitissimo. Prodi e Tedeschi hanno constatato che il rinvio delle assemblee «non modifica - dicono alla Stet - l'iter procedurale né il riassetto» delle telecomunicazioni, cioè la costituzione della Telecom Italia. E hanno dato il via libera per la pubblicazione sui quotidiani di oggi di un annuncio con il quale «si avvertono i signori azionisti della Sip, dell'Intel, dell'Italcable, della Sirm, della Telespazio che le assemblee dei soci possessori di azioni ordinarie, indette in prima convocazione per il giorno 12 maggio 1994, saranno tenute in seconda convocazione giovedì 19 maggio 1994». Il gesto di attenzione verso il governo Berlusconi fa slittare le nomine, ma non pregiudica quindi il processo di unificazione. Il 19 si terranno perciò le cinque assemblee che approveranno i bilanci del 1993 e delibereranno la fusione per incorporazione nella Sip. La Sip potrà quindi trasformarsi in Telecom Italia che diventerà l'unica responsabile per l'intera rete telefonica di base e per qualsiasi tipo di conversazione (urbana, interurbana, internazionale, intercontinentale). Varata la fusione, lo stesso 19 maggio sarà eletto il consiglio di amministrazione che nominerà il presidente della Telecom e gli eventuali amministratori delegati. Roberto Ippolito Michele Tedeschi Ernesto Pascale

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