ALMODOVAR E SOCI

ALMODOVAR E SOCI ALMODOVAR E SOCI // cinema spagnolo dal 6 al Massimo Due IECI anni di cinema spagnolo» in ventidue pellicole e diciotto giorni. Il Massimo Due, via Montebello 8, ospita da venerdì 6 maggio una rassegna sulla cinematografia iberica del «dopo regime», periodo ricco di novità culturali che ha consentito a registi come Pedro Almodóvar, Bigas Luna e Vicente Aranda di emergere. Un cinema che ha ottenuto quest'anno la definitiva consacrazione internazionale con la vittoria del premio Oscar quale miglior film straniero di «Belle Epoque» di Fernando Trueba, preferito dai membri dell'Academy Awards ai favoriti «Addio mia concubina» e «Banchetto di nozze». Ventidue i film in cartellone: i numerosi inediti al pubblico torinese vengono alternati alle opere note firmate da Pedro Almodóvar (Che ho fatto io per meritare questo?», «Matador», «Donne sull'orlo di una crisi di nervi», «Legami» e «Tacchi a spillo», nella foto), Bigas Luna («La chiamavano Bilbao») e Vicente Aranda («Amantes»). E' il caso, ad esempio, del VENERDÌ' SABATO film che inaugura l'iniziativa alla presenza del regista Victor Erice e di Helena Vilardell del Dipartimento Film della Filmoteca de la Generalitat Valenciana: «El sol del membrillo». Si descrive la lavorazione dell'ultimo quadro di un pittore e cosa accade intorno a lui durante il periodo in cui dipinge. «El Sur» di Victor Erice narra invece di un medico che vive con moglie e figlia. Quest'ultima accusa il padre, a cui è molto affezionata, di aver avuto una relazione con un'altra donna. Tratto da un racconto di Adelaide Garda Morales, il film è interpretato fra gli altri da Omero Antonutti. Dello stesso regista viene proposto un lavoro del 1973 su due bambine che assistono a una proiezione cinematografica nella Spagna degli Anni Quaranta: «El espiritu de la colmena». Il drammatico «Mi hermano del alma» di Mariano Barroso s'incentra su due fratelli che si ritrovano dopo dieci anni di lontananza dovuta a un litigio: uno cerca la riconciliazione, l'altro la vendetta. «Diario de invierno» di Francisco Rigueiro racconta di un MASSIMO 2 Via Montebello 8 Dieci anni di cinema spagnolo. Ore 16,30: «El esperitu de la colmena» di Victor Erice. 18,30 e 22,30: «Che ho fatto io per meritare questo?» in versione originale. 20,30: «El sur» di Victor Erice in v.o. Ingresso 7 mila. MASSIMO 3 Via Montebello 8 Il primo Pasolini. Ore 15,50 e 20: «Il Vangelo secondo Matteo». 18,20 e 22,30: «Uccellacci e uccellini». Ingresso 7 mila. AGNELLI ViaSarpiin Ore 16,45,18,45 e 20,45: «Perdiamoci di vista» di e con Carlo Verdone. Ingresso 6 mila. IN FORMAGAY Via S. Chiara 1 Ore 16: «Il fiore delle mille e una notte» di Pier Paolo Pasolini DOMENICA uomo il cui padre si ritrova, a distanza di trent'anni, al centro di un'altra indagine di polizia. «El viaje a ninguana parte» di Fernando Fernan Gomez descrive le vicissitudini, a tratti anche goliardiche e patetiche, di un gruppo di uomini e donne nella Spagra degli Anni Sessanta. Un regista ossessionato da un aspirante cineasta alle prese con una storia d'amore che non intende continuare è il mattatore di «Arrabato» di Ivan Zulueta. Da un romanzo di Miguel Delibes il regista Mario Camus ha attinto dieci anni fa «Los santos inocentes» che, ambien¬ un LUNEDI'

Luoghi citati: Bilbao, Helena, Spagna