Addio a Sperry, esploratore dei due cervelli

Addio a Sperry, esploratore dei due cervelli Addio a Sperry, esploratore dei due cervelli Scoperse la specializzazione degli emisferi cerebrali ed ebbe il Nobel mente fino alla sua scomparsa. Si tratta di «una nuova forma di monismo in cui le entità mentali hanno un ruolo emergente e causale, in cui non è data esperienza cosciente al di fuori del cervello, né vi è posto per un'entità disincarnata, la si voglia chiamare coscienza, mente o spirito». Per citare un suo esempio: la geometria di una ruota emerge da una particolare disposizione delle molecole che compongono la ruota stessa, ma a sua volta condiziona la traiettoria che le molecole percorrono durante il movimento della ruota: «Rispetto agli eventi interni alla ruota, le molecole sono guidate dalle consuete leggi fisico-chimiche. Rispetto al resto del mondo, il comportamento delle molecole è dettato, per lo più, dalle macroproprietà della ruota presa nel suo insieme». Già nel 1965 egli scriveva: «La potenza causale di un'idea o di un gio sottendono tuttavia forme elaborate di ideazione e di ragionamento, qualitativamente diverse, ma non inferiori a quelle dell'emisfero sinistro. Gli esperimenti che hanno portato a queste nuove concezioni sono stati eseguiti su pazienti con cervello «diviso», cioè con sezione del corpo calloso formato da fibre che collegano i due emisferi cerebrali. Precedenti esperimenti su gatti e scimmie avevano provato che il corpo calloso è necessario per trasferire a ciascun emisfero informazioni di senso inviate selettivamente all'altro emisfero, permettendo così l'unificazione cognitiva dei due emisferi. Con tecniche analoghe a quelle applicate sugli animali, egli dimostrò che nei pazienti con cervello diviso le informazioni sensoriali limitate ad un solo emisfero davano origine ad esperienze coscienti inaccessibili all'altro emisfero, tanto da suggerire l'esistenza di due men¬ ti separate sotto la stessa volta cranica. A Sperry va anche riconosciuto il merito di aver rivelato nei suoi studi giovanili, degni anch'essi del Nobel, alcuni principi fondamentali che regolano lo sviluppo del sistema nervoso. Le complesse connessioni selettive fra le miriadi di neuroni del cervello adulto si organizzano già prima della nascita sulla base di complessi codici chimici sotto il controllo di istruzioni genetiche. Su questo primo livello di organizzazione l'ambiente farcita poi le sue importanti azioni di raffinamento e di mantenimento dell'organizzazione cerebrale. In accordo con le idee di Sperry, David Hubel e Tornsten Wiesel, con lui vincitori del premio Nobel, hanno dimostrato che l'organizzazione della parte visiva del cervello è almeno in parte predisposta alle funzioni della vista già durante la vita intrau- terina, quando nessun segnale luminoso raggiunge gli occhi. La grandezza di Roger Sperry non si limita alle sue fondamentali scoperte scientifiche. Già dagli Anni 60 era divenuto famoso come neurofilosofo per aver sostenuto un'ipotesi di monismo emergentista che aveva perfezionato successiva¬

Persone citate: David Hubel, Roger Sperry, Sperry, Wiesel