Parla il critico che questa sera porterà su Raiuno il Giudizio restaurato di Sergio Trombetta

Parla il critico che questa sera porterà su Raiuno il Giudizio restaurato Parla il critico che questa sera porterà su Raiuno il Giudizio restaurato Michelangelo ancora in pericolo (ROMA secoli e il fumo delle candele lo avevano oscurato, | annerito, rabbuiato. Ma il l primo vero pericolo per il Giudizio Universale, affrescato da Michelangelo nella Cappella Sistina, non è stato il trascorrere dei secoli, bensì 0 Concilio di Trento. Inaugurato da Paolo III con la celebrazione dei Vespri nel pomeriggio del 31 ottobre 1541, neanche dieci anni dopo la timorata gerarchia ecclesiastica, riunita a Trento per arginare la riforma luterana, pensava già di cancellarlo: «Lo volevano imbiancare per motivi di decenza, gli stessi che poi hanno indotto a coprire con quegli orrendi bragoni i molti corpi nudi. Si sa come sono i preti nei confronti di certi aspetti del corpo umano. Ma pericoli ancor maggiori il Giudizio li ha corsi più tardi, alla fine del '500, con Papa Aldobrandino Clemente Vili, che per gli stessi stupidi motivi di pudore voleva distruggerlo». Storia gustosa, fra le tante che Federico Zeri racconterà con Piero Badaloni questa sera su Raiuno nella trasmissione Michelangelo, il giudizio rivelato realizzata a cura di Pierita Adami e Nino discenti. Ma oltre ai pericoli del passato, fresco di restauri e di polemiche, il Giudizio michelangiolesco è di nuovo «a rischio». L'allarme lo lancia il professor Zeri stesso stasera in tv: «Le masse di visitatori che in questi giorni affollano la Cappella Sistina sono un pericolo costante e gravissimo per gli affreschi»." Che tipo di rischio corrono gli affreschi, professor Zeri? «L'aumento dell'umidità, il rumore dei tacchi sui pavimenti, le infinite vibrazioni che derivano dalla presenza di una considerevole massa di persone di sicuro non contribuiscono alla conservazione degli affreschi». Se l'affollamento può danneggiare il Giudizio, imparare a conoscerlo seguendo una trasmissione televisiva secondo lei è un'utile alternativa per il pubblico? «La televisione non può sostituirsi all'originale, però un programma televisivo di alto livello può avere la sua utilità». Questo restauro del Giudizio universale è stato inaugurato con una polemica: a lanciare accuse ai restauratori è stato l'americano James Beck, secondo il quale quella che il Vasari definì «stupenda meraviglia del secol nostro» è stata completamente stravolta. Lei è d'accordo con Beck? «Nella maniera più assoluta no. Il mio giudizio è completamente positivo. Sono polemiche infondate. I colori brillanti sono quelli originali. Non si è abituati a vederli così, ma sono bellissimi. L'affresco ha ripreso ora l'aspetto stilistico che aveva in origine». Nel corso dei restauri sono stati levati molti dei famosi «braghettoni» che coprivano le nudità dei corpi, ma alcuni sono stati conservati: lei è d'accordo su questa discriminazione? «Io li avrei levati tutti. Secondo me quelli marroni rimasti sono orribili. Li hanno lasciati per rispettare un aspetto storico dell'opera, ma stanno troppo male». Professore, lo spettatore che seguirà la sua trasmissione potrà apprendere un mucchio di notizie interessanti. Ma quanta gente secondo lei si metterà di fronte alla tv alle undici di sera? «Questo è un tipico atteggiamento della Rai: quando non riguarda qualcuno di quei miserabili buffoni che fanno giochetti ignobili o dicono stupidaggini, il programma viene mandato in onda a notte alta in modo che poca gente lo vede. Io credo che ci sia dietro un disegno intenzionale: impedire che la televisione sia uno strumento di elevazione culturale delle masse. Un altro esempio: poche settimane fa feci un servizio televisivo per Raitre su una scoperta sensazionale, il grande ciclo di affreschi che è stato ripulito in modo perfetto nel Sancta Sanctorum del Laterano. Bene, è stato trasmesso alle due di mattina: non l'ha visto nessuno. E' l'eterna paura dei detentori del potere in Italia: che le masse usino il loro cervello e ragionino con la propria testa». Sergio Trombetta LA STAMPA Foto grande: Federico Zeri. A lato i restauri della Sistina Parla il critico che questa sera porterà su Raiuno il GiudiziMicheancorain perizvnmotbcvpmmtspndaaenMnslmdddngraspddrril

Persone citate: Beck, Federico Zeri, James Beck, Piero Badaloni, Vasari

Luoghi citati: Italia, Roma, Trento